Malgrado il rallentamento dell’economia, il servizio giuridico della Federazione svizzera ha trattato più casi rispetto al 2019
Nonostante il rallentamento dell’economia e della società in generale a causa del coronavirus, i giuristi della Federazione non sono stati inattivi nel 2020, dato che hanno dovuto trattare 108 casi di discriminazione, numero simile al 2019 (106 casi). Queste cifre dimostrano purtroppo che le persone sorde continuano a essere vittime di discriminazione in Svizzera, nonostante le numerose leggi in vigore che le tutelano. Questo è quanto emerge dal rapporto annuale pubblicato, per il quarto anno dal Servizio giuridico della Federazione svizzera dei sordi.
L’Assicurazione invalidità non paga
Nel 2020, i casi riscontrati sono in crescita maggiormente nel campo dell’educazione, e più in particolare nell’ambito della formazione continua. Anche se il diritto alla formazione continua è riconosciuto dalla legislazione svizzera, l’Assicurazione invalidità è ancora troppo spesso riluttante a pagare i costi degli interpreti necessari per tale formazione, che si svolga all’interno o all’esterno dell’azienda. Questo rifiuto è tanto più inammissibile in quanto la formazione continua è diventata essenziale per tutte le persone, sorde e udenti, che vogliono rimanere attive sul mercato del lavoro o essere in grado di svilupparsi all’interno della loro azienda.
Nuovo appello alla Confederazione
Da notare inoltre che, come l’anno scorso, il settore dell’occupazione continua a essere una fonte di numerose discriminazioni contro le persone sorde. Discriminazione nelle assunzioni, problemi con il finanziamento degli interpreti durante le sessioni di lavoro. I sordi devono ancora lottare troppo spesso semplicemente per poter lavorare e quindi guadagnarsi da vivere invece di reclamare per ricevere il contributo dell’assistenza. Ancora una volta, la Federazione svizzera dei sordi chiede alla Confederazione e ai Cantoni di agire per garantire il rispetto dei diritti delle persone sorde: “Le leggi esistenti devono essere applicate in modo efficace ed equo per garantire alle persone sorde una reale uguaglianza con gli altri cittadini in tutti i settori della nostra società”.