Secondo i più recenti dati, una persona su 1000, ovvero circa 500.000 in tutta l’UE, utilizza la lingua dei segni nazionale. Pensando al settore dell’informazione, in tempi non pandemici sono facilmente osservabili le discriminazioni verso i sordi.
Una penalizzazione acuitasi durante l’emergenza sanitaria, che ha evidenziato quanto sia importante per il pubblico poter accedere a fonti di informazione ufficiali che forniscono dati autentici e confermati.
Recentemente l’Unione europea delle persone sorde ha espresso il proprio parere positivo su quanto realizzato dai diversi Paesi europei per adeguare l’accessibilità dei documenti pubblici e delle informazioni di pubblico servizio verso le persone sorde, ma in molti continuano a chiedersi qual è il livello di accessibilità delle piattaforme web della Commissione europea per le persone sorde.
Negli ultimi giorni, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen è intervenuta sul tema dell’accessibilità dei canali informativi dell’Esecutivo europeo verso i sordi, affermando che “la Commissione si impegna a garantire che i suoi siti web e le sue applicazioni mobili possano essere utilizzate dal maggior numero di persone possibile, comprese le persone sorde”.
“L’accessibilità – ha aggiunto la Presidente von der Leyen – è stata integrata nei processi di progettazione, sviluppo e creazione di contenuti per il sito web della Commissione. Nel marzo 2020 la Commissione ha creato un sito web per la risposta al coronavirus, aggiornato quotidianamente e disponibile in tutte le 24 lingue dell’UE. Nell’aprile 2020, ancora, ha lanciato il sito web “Global Response” come parte di un’iniziativa di raccolta fondi per sostenere la ricerca sul Covid-19. Questo sito è stato costruito secondo un sistema completamente accessibile”.
“La Commissione, ancora, comunica regolarmente tramite videomessaggi sullo stato dell’epidemia di coronavirus nell’Unione Europea, disponibili anche nella lingua dei segni internazionale. In quanto istituzione dell’UE – ha concluso la Presidente -, la Commissione fa tutto il possibile per rispettare i diritti delle persone con disabilità e assicura il suo sostegno ai valori fondamentali di uguaglianza e di non discriminazione, anche in tempi di crisi”.