(XINHUA) – URUMQI, 13 AGO – Wang Xiaozhen, consulente psicologa certificata, ha di recente assistito a un aumento delle richieste di aiuto. “La maggior parte delle persone non ha mai sperimentato un lungo isolamento e dalla mia esperienza nell’assistenza psicologica per disastri o catastrofi, so di quanto aiuto potrebbero aver bisogno in questa situazione”, spiega Wang.
La psicologa ha anche tenuto una videochiamata di due ore con una donna sordomuta che utilizzava il linguaggio dei segni per mediare il proprio conflitto familiare.
Tra la metà di luglio e il 3 di agosto, Wang ha aiutato oltre 60 persone e riceve costantemente messaggi su WeChat da coloro che necessitano di assistenza.
Centinaia di consulenti e psicologi come Wang si sono offerti volontari per contrastare il trauma mentale innescato dalla COVID-19 in Xinjiang. Il governo locale ha aperto 10 linee telefoniche d’emergenza per rispondere alle domande del pubblico.
Gli echi delle risate provenienti dai reparti ospedalieri sono ormai un segno positivo nella lotta contro l’epidemia nella regione, dove i nuovi casi hanno iniziato a dominuire. Tra il 15 luglio e l’11 agosto ben 264 persone sono state dimesse dopo essere guarite e altri 89 casi asintomatici sono usciti dall’osservazione medica. (XINHUA)