Tunisia: via a dibattiti tv tra candidati alle presidenziali

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epa03006868 Nabil Karoui, Director of Tunisian private television channel Nessma TV, looks on during his appearance in court in Tunis, Tunisia, 17 November 2011. Reports said Karoui is facing trial over broadcasting an animated film depicting God in October. Broadcasting Persepolis, a film by French-Iranian director Marjane Satrapi about the aftermath of the 1979 Iranian revolution, sparked protests and violence in Tunisia between people opposing the showing of the film and others calling for media freedom. EPA/STR

TUNISI – Per la prima volta in Tunisia, e nel mondo arabo, i 30 candidati alle elezioni presidenziali potranno sfidarsi in diretta tv, in occasione di 3 dibattiti televisivi trasmessi a reti unificate sui due canali nazionali e 7 privati. Le modalità di svolgimento di questi dibattiti sono state annunciate oggi in conferenza stampa a Tunisi dalla direzione della Televisione nazionale, dai presidenti delle camere sindacali di radio e tv private, dalla Commissione superiore indipendente per le elezioni (Isie), dall’Alta autorità indipendente per la comunicazione audiovisuale (Haica), e da “Munathara Initiative”, forum arabo aperto con lo scopo di promuovere la democrazia.

“L’obbiettivo è quello di consentire agli elettori di farsi un’idea più chiara di ciascun candidato”, ha detto il direttore della Tv nazionale (Wataniya) Lassaad Dahech.

I tre dibattiti, della durata di due ore e mezza ciascuno, vedranno impegnati i vari candidati estratti ogni volta a sorte, e si terranno nella seconda settimana della campagna elettorale, che comincerà il 2 settembre. A tutti i candidati verrà concesso lo stesso tempo per parlare e illustrare i programmi.

Sarà presente anche una traduzione con il linguaggio dei segni per i non udenti. I candidati dovranno inoltre rispondere a domande estratte a sorte, con un meccanismo supervisionato da Isie, Haica e un notaio. Le domande riguarderanno tre grandi tematiche, secondo il principio “di uguaglianza di chances tra i candidati”. “L’organizzazione dei dibattiti, una prima nel Paese, punta a rafforzare la democrazia in Tunisia”, ha dichiarato il fondatore dell’Ong Munathara, Belabbed Benkerida.

Ad animare i dibattiti due giornalisti, uno proveniente dalla tv di stato, l’altro da un media privato. I candidati avranno 48 ore di tempo per accettare l’invito a partecipare al dibattito. In caso di rifiuto, il loro posto in trasmissione rimarrà vuoto.

Al secondo turno, il dibattito che vedrà opposti i due contendenti finali, si terrà qualche giorno prima delle votazioni.

Sono 30 i candidati in corsa per la massima carica dello Stato. Si tratta della seconda elezione a suffragio universale della storia della Tunisia, dopo quella del 2014 che ha visto la vittoria di Beji Caid Essebsi. Uno dei favoriti dai sondaggi, il magnate della tv Nabil Karoui, si trova in carcere da venerdì scorso con l’accusa di riciclaggio e evasione fiscale.

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