SAN GALLO – Tentavano di truffare la gente sul treno spacciandosi per sordomuti, ma si sono imbattuti in una persona che in quella condizione lo è davvero e che li ha smascherati. È accaduto sul convoglio da Rorschach a San Gallo.
Murat è stato avvicinato da due persone che spiegandosi a gesti e muniti di taccuino chiedevano donazioni per la costruzione di un centro per bambini disabili e non udenti.
Ma l’uomo si è immediatamente reso conto che i due non erano sordi. Non capivano la lingua dei segni, non erano in grado di comunicare, fingevano spudoratamente. Così li ha filmati e ha trasmesso le immagini alla SRF.
«Per me chi si finge sordo è punibile come un ladro», spiega irritato. «Un comportamento del genere è decisamente inaccettabile».
Non è la prima volta – Secondo Martina Raschle, portavoce della Federazione svizzera dei sordi (SGB-FSS), non si tratta purtroppo di un caso isolato. «Riceviamo molte segnalazioni di questo tipo dalle persone sorde». Spesso, però, chi dona poi si rivolge direttamente alla SGB-FSS, per sapere se i fondi sono arrivati e a quale opera siano stati destinati. «Purtroppo ci tocca spiegare loro che il denaro non ce l’hanno mai consegnato», ha aggiunto Raschle.
Un episodio simile è accaduto anche a Herisau, nel canton Argovia. Un uomo chiedeva, un foglietto alla mano, soldi per costruire una casa per disabili. Un lettore di 20 Minuten lo aveva fotografato, scatendando la sua ira. Ma grazie a quell’immagine la polizia cantonale di San Gallo era riuscita ad arrestarlo.
Il portavoce delle autorità cantonali ha spiegato a 20 Minuten di essere riusciti a rintracciare i presunti sordi che «improvvisamente hanno riacquistato la parola». E invita a diffidare di chi chiede denaro: «Vogliono suscitare pietà. Raccontano di avere figli malati o inventano altre storie di sofferenze». Inoltre, ricorda che in Svizzera l’accattonaggio è proibito e nessuno ha bisogno di chiedere l’elemosina perché esistono gli aiuti sociali.
Attenzione anche in Ticino – È di inizio maggio il video di sensibilizzazione della Federazione svizzera dei sordi che mette in guardia contro i finti sordi. «Lo scenario è sempre lo stesso: senza parlare e fingendosi sordi, fanno firmare una petizione chiedendo poi un’offerta in denaro. Il contante donato, come è ovvio, non andrà a finanziare nessun progetto. Le persone sorde e audiolese non mendicano per le strade».
Il 19 giugno dello scorso anno due persone erano state fermate per truffa. Fermavano i passanti chiedendo contributi spontanei per un’associazione benefica a sostegno delle persone non udenti e disabili e facevano loro firmare una petizione.
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