Beat Games e Subpac: un Beat Saber anche per sordi

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La software house creatrice del celebre rhythm game in realtà virtuale è al lavoro insieme a Subpac per un apparecchio in grado di trasmettere le vibrazioni anche a chi soffre di sordità

Da musicista, uno dei timori maggiori, se non il più grande in assoluto, è di non poter essere più capaci di suonare lo strumento da noi prescelto: sia esso una chitarra, un sassofono o persino le corde vocali, il terrore di non poter più esercitare l’arte melodica è sempre in agguato. Parimenti, un altro strumento importante, se non il più importante di tutti nell’esercizio musicale e non, è quello dell’udito, e ancor maggiore, quindi, è il terrore di poterlo perdere. Proprio su questa riflessione è partita la nuova iniziativa di Jaroslav Beck, il quale, oltre a essere CEO di Beat Games e creatore del rhthm game in realtà virtuale Beat Saber, è anche un musicista. Per questa ragione, nonché per una sempre più ampia politica di integrazione e accessibilità all’interno del panorama videoludico (basti pensare alle opzioni per ipovedenti in giochi come The Division 2 e Far Cry New Dawn), Beat Games ha intrapreso un’iniziativa atta a rendere più immersiva l’esperienza di gioco per i non udenti.

Per fare ciò, l’intraprendente mister Beck è volato da Praga fino a Londra per incontrare i ragazzi di Subpac, una compagnia specializzata in supporti di esperienza tattile supplementare per non udenti. Come si evince dal tweet, il dispositivo (personalizzato per l’occasione con il logo di Beat Saber) è una sorta di giubbino provvisto di subwoofer all’interno dello schienale, atto a trasmettere le vibrazioni delle tracce musicali direttamente al corpo di chi lo indossa. Lo scopo: far vivere appieno l’esperienza di gioco non soltanto visivamente ma a 360 gradi anche a chi è affetto da disabilità sensoriali.

La sperimentazione dell’apparecchio (il cui costo, purtroppo, è ancora piuttosto elevato – circa 350 dollari) è stata condotta in ambiente universitario su tre differenti soggetti: Chris Fonseca, ballerino e coreografo sordo; Troi Lee, AKA DJ Chinaman, fondatore della community musicale Deaf Rave, creata da sordi e per i sordi; Matthew Taylor, AKA Mc Geezer, anche lui membro attivo della community di Deaf Rave.

Tutti e tre si sono dichiarati entusiasti dell’esperienza e hanno sostenuto come l’esperimento abbia piantato in loro il seme del desiderio di migliorarsi nell’ambito dell’esperienza di gioco.

L’obiettivo a lungo termine di mister Beck è far sì che la partnership tra Beat Games, Beat Saber e Subpac possa condurre, in tempi che si sperano non troppo lunghi, a un prezzo di mercato più accessibile e, perché no, anche alla possibilità dell’accesso di un non udente ai vertici della classifica di gioco globale.

https://www.icrewplay.com

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