GINEVRA – Circa 300 persone hanno sfilato oggi per le vie di Ginevra in occasione della giornata mondiale dei sordi. I manifestanti deplorano la mancanza di risorse volte a facilitare la vita ai non udenti.
In Svizzera, le persone che accusano problemi di sordità riscontrano numerose difficoltà nel ricevere informazioni in una forma adeguata alla loro disabilità. A Ginevra, dove in questi giorni ricorrono anche i 70 anni della Società dei sordi locale, questo diritto è sancito dalla Costituzione, sebbene in forma non ancora sufficiente.
Sandrine Burger, portavoce della Federazione svizzera dei sordi (SGB-FSS), ritiene che questi principi dovrebbero essere applicati. Ad esempio nei trasporti pubblici, negli ospedali, nelle scuole e anche nei servizi amministrativi i non udenti incontrano spesso importanti difficoltà. «Gli apparecchi acustici permettono di facilitare in alcuni ambiti, ma non sono la soluzione a tutti i problemi», sottolinea Burger.
I manifestanti durante il corteo si sono fermati davanti a un ufficio dei Trasporti pubblici ginevrini (TPG), rendendo noto – attraverso coreografie e racconti in lingua dei segni – il loro malcontento e le loro difficoltà nell’ottenere un titolo di trasporto alla biglietteria.
In Svizzera circa 10’000 persone soffrono di sordità. Il numero di persone che riscontrano difficoltà uditive è invece molto più alto e si situa tra 800’000 e un milione. Tra loro vi sono soprattutto persone anziane, sottolinea Burger. La Giornata mondiale dei sordi, che ha luogo all’inizio dell’autunno, è riconosciuta per la prima volta anche dall’ONU.