“I sordi continuano a rischiare la propria vita perché esclusi dai sistemi d’allarme sirena e dalle informazioni d’emergenza emesse dalle stazioni radiofoniche” si legge in un comunicato odierno. “Contro questa ingiustizia, la Federazione svizzera dei sordi ha organizzato in quattro città svizzere, tra cui Lugano (in Piazza San Carlo), la manifestazione #Allarmemorti per chiede all’Ufficio federale della protezione della popolazione UFPP di agire.
“Oggi infatti le sirene di tutta la Confederazione si sono accese per verificarne il corretto funzionamento, ma per le persone non udenti tutto continuerà a rimanere in silenzio” proseguono.”La Svizzera è vincolata dalle disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con una disabilità a garantire un sistema di allarmi in caso di catastrofi soprattutto ed anche alle persone residenti con una disabilità. Ma sono anni che le persone sorde e con una disabilità uditiva residenti in Svizzera attendono invano l’adempimento dei loro diritti e vengono continuamente accantonati dall’Ufficio federale per la Protezione Civile.”
“Che un allarme visivo sarebbe possibile, lo dimostra la soluzione attuata ad oggi solo nella regione di Basilea” si legge ancora nel comunciato. “Qui l’Istituto dei Sordi, in collaborazione con la Polizia, avvisa i residenti sordi con un sistema via SMS dell’imminente pericolo. Ma la protezione della popolazione è e resta un compito della Confederazione! Per questo, la Federazione svizzera dei sordi chiede all’Ufficio per la protezione della popolazione che vengano finalmente attuate misure concrete per implementare un allarme visivo sul piano nazionale adatto anche alle persone sorde e con una disabilità uditiva.”
Le altre città che hanno partecipato all’iniziativa sono Basilea (Barfüsserplatz), Berna (Bassa Waisenhausplatz) e Losanna (Place de l’Europe).