Quando il coreografo Zhang Jigang ha immaginato questa danza, ha compiuto un’impresa doppiamente straordinaria. I movimenti ipnotici della coreografia, ispirati alla figura di “Guan Yin dalle mille braccia”, sono infatti eseguiti da 63 ballerine sordomute che, aiutate da sei guide vestite di bianco, riescono a coordinarsi con la musica.
Anche la storia di Guan Yin (letteralmente: “colei che rivolge lo sguardo al suono delle grida del mondo”) è significativa: ottenuta la liberazione, la divinità decise di non entrare nel nirvana prima di aver salvato tutte le creature della Terra. Uno spirito denso di compassione che traspare dai movimenti incredibili di queste danzatrici.
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