Un quartiere di Manila ha messo una taglia sulle zanzare, vive o morte

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Una zanzara catturata da un abitante della zona in cui è stata messa la taglia sugli insetti (AP Photo/Aaron Favila)

Per contrastare la dengue, di cui ultimamente attorno alla capitale delle Filippine ci sono stati molti casi

Negli ultimi mesi nell’area metropolitana attorno a Manila, capitale delle Filippine, c’è stato un notevole aumento dei casi di dengue, una malattia trasmessa dalle zanzare tipica dei tropici (ma di cui negli ultimi anni c’è stato qualche caso anche in Italia). Per contrastarne la diffusione un quartiere della zona metropolitana, in cui la densità abitativa è altissima, ha messo una taglia sugli insetti: consegnando vive o morte cinque zanzare, sia allo stato larvale che adulto, si può ricevere una ricompensa di 1 peso, equivalente a circa un centesimo.

L’iniziativa è stata presa nel quartiere di Addition Hills, che fa parte del comune di Mandaluyong, a pochi chilometri dal centro di Manila, ma non è l’unica misura per contrastare la diffusione della dengue. L’amministrazione locale ha continuato ad applicare metodi dall’efficacia più comprovata, fra cui interventi di disinfestazione e la pulizia delle fognature e dei canali di scolo, così da limitare la presenza di pozze di acqua stagnante in cui le zanzare possono riprodursi.

La taglia sugli insetti ha comunque incoraggiato una dozzina di cacciatori di taglie a presentarsi agli uffici dell’amministrazione con le zanzare: Associated Press ha parlato con uno di loro, il 64enne Miguel Labag, che ne ha consegnate 45. Con i 9 pesos guadagnati ha detto di volersi prendere un caffè. Questo tipo di programmi è spesso considerato controproducente, per l’eventualità che le persone comincino ad allevare gli animali indesiderati apposta per ottenere la ricompensa, finendo per aggravare il problema legato alla loro presenza. In realtà è difficile trovare resoconti storici che dimostrino chiaramente questa teoria.

Ad ogni modo Carlito Cernal, il dirigente dell’amministrazione locale che ha ideato il piano, ha detto di non aspettarsi sviluppi del genere perché le ricompense dovrebbero essere interrotte tra non molto, non appena i casi di dengue diminuiranno.

Miguel Labag con le zanzare che ha catturato, il 19 febbraio (AP Photo/Aaron Favila)

Ad Addition Hills, dove vivono circa 100mila persone, dall’inizio dell’anno ci sono stati 42 casi di dengue, che hanno portato alla morte di due giovani studenti. La vicina Quezon City, la città più popolosa delle Filippine, ne ha registrati 1.769, con 10 morti: sabato in città (anch’essa inclusa nell’area metropolitana di Manila) è stata dichiarata un’epidemia di dengue. In tutto il paese a gennaio i casi sono stati oltre 28mila, con un aumento del 40 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La dengue è tra le malattie più diffuse nei climi tropicali e subtropicali. Nella maggior parte dei casi la malattia non dà sintomi e chi contrae l’infezione non si accorge di averla. Nei casi in cui la dengue causa sintomi si hanno di solito febbre, mal di testa, dolori muscolari e intorno agli occhi; in alcuni casi anche nausea e vomito, o ancora sfoghi cutanei con irritazioni in varie parti del corpo. In casi molto rari si può sviluppare una febbre emorragica, che può portare a pericolose emorragie interne con uno shock circolatorio ed eventualmente alla morte.

Non essendoci una cura vera e propria, la dengue viene trattata con una “terapia di sostegno”: si lascia che siano le difese dell’organismo a superare l’infezione, aiutandolo con un’adeguata somministrazione di liquidi e se necessario di farmaci per ridurre l’entità dei sintomi.

Un aumento del genere dei casi di dengue prima della stagione delle piogge, che nelle Filippine inizia a giugno, è considerato insolito. Secondo il sottosegretario alla Salute Alberto Domingo la ragione sono gli acquazzoni intermittenti che ci sono stati negli ultimi giorni, che hanno portato alla formazione di pozzanghere e ristagni d’acqua che offrono alle zanzare un ambiente ideale per riprodursi. I numerosi temporali, secondo Domingo, sono a loro volta stati causati dai cambiamenti climatici.

Redazione Il Post

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