Più di un miliardo di giovani a rischio sordità

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È di pochi giorni fa l’articolo a firma dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, Milano, sul tema ipoacusia, ovvero la riduzione o la perdita dell’udito che interessa un solo orecchio o entrambi.

Il Report sull’udito elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che entro il 2050 oltre 700 milioni di persone, e quindi una persona su dieci, soffrirà di una perdita invalidante delle capacità uditive, e che oltre un miliardo di giovani adulti rischia di perdere l’udito a causa di abitudini di ascolto scorrette e non sicure.

Solo in Italia sono circa 7 milioni le persone con problemi di udito, con incremento tra gli over 80 per ovvie cause legate all’invecchiamento, ma soprattutto, e qui il dato è sorprendente, in soggetti di età compresa tra i 46 e i 60 anni, rivelatisi i più esposti ai pericoli di tipo ambientale.

Insomma, il fattore invecchiamento continua a essere un elemento determinante, ma l’esposizione a fonti nocive, come la musica ad alto volume e ambienti di lavoro con rumori smisurati, sono la principale causa dell’ipoacusia.

L’OMS ha pertanto identificato due obiettivi da perseguire al riguardo, ovvero il supporto della capacità del sistema sanitario di erogare cure ad hoc per tutta la vita delle persone, e parallelamente l’abbattimento delle percezioni errate riguardo alla perdita dell’udito, riportando l’attenzione non solo sul fattore invecchiamento, ma anche sulle scorrette abitudini di ascolto e sugli ambienti di lavoro nocivi alla salute.

Redazione Zoo 105

 

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