Passaporto Covid per viaggiare nei paesi europei con certificato vaccinale o di negatività

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Il pass Covid per salvare l’estate e tornare a viaggiare a partire da giugno.

Il collegio dei commissari dell’Unione europea ha adottato la proposta del certificato verde vaccinale per permettere di spostarsi tra gli Stati membri.

Tre i requisiti necessari: dimostrare l’avvenuta vaccinazione, la negatività a un tampone o la guarigione dal Covid attraverso un test sierologico che mostri gli anticorpi. Il commissario Ue per la Giustizia Didier Reynders ha precisato che non si tratta di «un passaporto vaccinale, ma di un certificato verde per evitare divisioni e blocchi» tra i Paesi Ue, «facilitare gli spostamenti dei cittadini europei» e far ripartire il turismo in vista dell’estate.

Il certificato dovrebbe essere disponibile in formato digitale o cartaceo e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato

OBIETTIVO FINE ESTATE In parallelo tiene banco l’organizzazione del piano per immunizzare la maggior parte della popolazione europea nel minor tempo possibile. «Nel primo trimestre in Ue sono stati distribuiti 100milioni di dosi di vaccino e sono state immunizzate 50 milioni di persone», ha spiegato la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen. «Nel secondo trimestre – ha aggiunto – saranno distribuite almeno 300 milioni di dosi, anche con Johnson & Johnson che prevede un solo shot, quindi saranno 55 milioni più 125 milioni, questo significa che alla fine del secondo trimestre saremo, in totale, già ben al di sopra di 200 milioni di persone immunizzate, e saremo già vicini all’obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione adulta al di sopra dei 18 anni entro fine estate».

FIDUCIA NELL’EMA Oggi l’Ema si pronuncerà su AstraZeneca, ma per la Von der Leyen c’è massima fiducia nel farmaco di Oxford e nel lavoro dell’ente regolatorio. «Dobbiamo dare loro il tempo di cui hanno bisogno per valutare la frequenza degli eventi tromboembolici» rispetto alla cittadinanza vaccinata, ha dichiarato mostrandosi contenta che «non si siano prese scorciatoie nell’approvazione dei vaccini, ma si sia affrontata la strada più lunga».

IL CONTAGIO Ieri in Italia sono stati registrati altri 23.059 casi positivi con 369.084 tamponi, con la curva che seppur in lieve crescita inizia a mostrare un primo rallentamento. Non fanno lo stesso i decessi, 431 in un giorno e 1.287 da lunedì, oltre duecento in più rispetto agli stessi giorni della scorsa settimana. In aumento anche i ricoveri: +419 il saldo in area non critica e +61 in terapia intensiva con 324 nuovi ingressi.

 

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