Per ora segnali di efficacia ridotta solo su variante Sudafrica
La gente deve continuare ad avere fiducia nell’efficacia dei vaccini anti Covid finora approvati, nonostante i sospetti preliminari di una capacità d’impatto limitata di quello di AstraZeneca/Oxford sui pazienti contagiati in forme non gravi con la specifica variante sudafricana del virus. Lo assicura Nadhim Zahawi, ministro britannico designato dal premier Boris Johnson per coordinare la campagna vaccinale nel Regno Unito, giunta ieri a superare le 12 milioni di dosi somministrate.
“Sebbene sia giusto e necessario prepararsi a tutti gli sviluppi con un costante aggiornamento del vaccino, noi abbiamo potuto verificare durante l’attuale somministrazione il livello generale di protezione che esso garantisce contro questa terribile malattia”, ha detto Zahawi al Telegraph, sottolineando l’efficacia confermata di tutti i sieri autorizzati nel Regno, incluso AstraZeneca, sia sul ceppo originario del virus sia sulla cosiddetta variante inglese: la mutazione ormai dominante sull’isola.
Facendogli eco, il viceministro della Sanità, Edward Argar, ha da parte sua ricordato stamattina a SkyNews che la sospensione “temporanea” decisa ieri dal Sudafrica sull’uso del vaccino AstraZeneca ha a che fare per ora esclusivamente con dati parziali che suggeriscono un’efficacia “minimale” sui soli casi di contagio non grave relativi alla nuova variante sudafricana del coronavirus.
Aggiungendo che non ci sono invece dati – e quindi “nessuna evidenza”, in un senso o nell’altro – sull’impatto di questo antidoto per prevenire “il ricovero in ospedale, un contagio grave o la morte, ossia i rischi contro i quali in ultima analisi cerchiamo di affidarci ai vaccini”, in caso d’infezione con la stessa variante sudafricana.