Covid: Ecdc, rafforzare misure o casi aumenteranno

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Health workers wearing overalls and protective masks work in the intensive care unit of the GVM ICC hospital of Casal Palocco near Rome during the second wave of the Covid-19 Coronavirus pandemic, Italy, 28 January 2021. ANSA/GIUSEPPE LAMI

La Commissione Ue propone di accelerare l’autorizzazione dei vaccini adattati alle nuove varianti

“Dalla nostra ultima valutazione la situazione epidemiologica è rimasta molto preoccupante”. Lo ha detto la direttrice dell’Ecdc (l’Agenzia Ue per la prevenzione e il controllo delle malattie) Andrea Ammon in una nota che accompagna l’ultima valutazione del rischio sul Covid-19 in Europa.

“A meno che le misure non farmaceutiche” come distanziamento, telelavoro ove possibile, restrizione agli spostamenti, mascherine e igiene mani, “non vengano continuate o addirittura rafforzate, nei prossimi mesi dovrebbe essere previsto un aumento significativo dei casi e dei decessi correlati al Covid-19”, ha aggiunto.

‘Vaccini a tutti gli europei entro fine estate’Il commissario europeo, Thierry Breton, alla guida della Task force europea per il rafforzamento della capacità produttiva dei vaccini, fissa come obiettivo di “vaccinare entro fine estate” tutti i cittadini europei che lo vorranno. Intervistato dall’emittente francese BFM-TV, Breton ha detto che bisogna “fare in modo di poter vaccinare entro fine estate tutti coloro che vorranno essere vaccinati”. “Mi assumo l’impegno di fare il massimo per raggiungere questo obiettivo”, ha assicurato, restando comunque prudente: “In un’impresa – ha detto – non si è mai sicuri al 100%”.

“Mercoledì – ha detto la portavoce della Commissione Ue, Vivian Loonela – la Commissione presenterà una proposta per accelerare l’autorizzazione dei vaccini adattati alle nuove varianti”. “Non ci sarà bisogno di ricominciare il processo di autorizzazione da capo – ha detto la funzionaria – quando si tratterà di adattare il vaccino per le varianti, la procedura di autorizzazione sarà modificata con un nuovo sistema per accelerare l’approvazione mantenendo inalterati i livelli di sicurezza”. “Ci baseremo su quanto già succede anche con i vaccini per l’influenza – ha aggiunto Loonela -. Ema sta già aggiornando i requisiti minimi per le modifiche, così velocizzeremo la procedura di autorizzazione”. L’Agenzia europea del farmaco ha chiesto il 10 febbraio scorso ai produttori di vaccini di presentare dati sulla protezione contro le nuove varianti. I dati, aveva chiarito l’Agenzia, servono a definire i requisiti per approvare gli adattamenti dei vaccini esistenti alle mutazioni del coronavirus. “Invitiamo inoltre i produttori ad adattare al più presto i loro vaccini e a fornire a Ema le informazioni necessarie”, ha concluso la funzionaria. “Stiamo facendo il massimo insieme alle compagnie farmaceutiche per aumentare la produzione in Europa sui vaccini già approvati – ha aggiunto l’altra portavoce della Commissione europea, Dana Spinant – e poi stiamo rivolgendo la nostra attenzione alle varianti su cui la risposta deve essere adeguata in termini di velocità e di scala”.

Intanto l’inviato speciale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), David Nabarro, prevede che in futuro verrà introdotta una “qualche sorta” di passaporto per certificare l’avvenuta vaccinazione contro il coronavirus. “Sono assolutamente certo che nei prossimi mesi ci sarà molto movimento. Quindi – ha proseguito -, una sorta di certificato di vaccinazione senza dubbio sarà importante”. Il funzionario Onu ha aggiunto che i vari Paesi potranno formare “bolle” tra loro per i viaggiatori solo se avranno gli stessi standard in fatto di misure anti Covid e lo stesso livello di vaccinazioni. Inoltre, ha sottolineato, la trasparenza sulle misure prese è fondamentale per monitorare la nascita di nuove varianti del virus.

 

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