Oms, non approveremo un vaccino che non sia sicuro-efficace

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‘La storia dei vaccini vale più della narrativa dei no-vax’

La pandemia di coronavirus ha ucciso almeno 875.703 persone in tutto il mondo dalla fine di dicembre, secondo un rapporto stabilito dall’Afp su fonti ufficiali. Dall’inizio dell’epidemia sono stati ufficialmente diagnosticati più di 26.671.700 casi di infezione, di cui almeno 17.496.300 oggi considerati guariti.

L’India ha avuto oltre 86.400 contagi da coronavirus e oltre mille morti in 24 ore, che ne fanno il Paese con il più alto tasso di diffusione della malattia al mondo, e ha superato la soglia dei quattro milioni di casi. Con 4.023.179 casi accertati, l’India del terzo Paese al mondo ad aver superato questa soglia dopo gli Stati Uniti (6,3 milioni) e Brasile (4,1 milioni), mentre le disposizioni anti-contagio sono state di recente allentate. 

In Russia, invece, i casi sono cresciuti di 5.205 nelle ultime 24 ore e il numero totale di persone infette ha raggiunto 1.020.310. Lo riferisce il centro di crisi anti-coronavirus. Secondo il centro, il tasso di crescita giornaliera non supera lo 0,5% da tre settimane di fila. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 110 rispetto ai 121 decessi segnalati il giorno prima, per un totale di 17.759.

L’Iraq ha registrato ieri un record di nuovi casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia, spingendo le autorità ad avvertire che gli ospedali potrebbero non essere più in grado di gestire il crescente numero di ricoveri. Secondo il ministero della Salute, l’Iraq ha registrato 5.036 nuovi casi, portando il totale a 252.075, inclusi 7.359 morti e 191.368 guarigioni. Il ministero ha attribuito l’aumento ai recenti “grandi raduni” che si sono svolti in occasione della festività dell’ Ashura, senza osservare misure precauzionali come indossare una mascherina o rispettare la distanza di sicurezza. La festività commemora il martirio, nel 680, dell’Imam Hussein, nipote del Profeta Muhammad, ed è particolarmente sentita nell’Islam sciita. 

La Corea del Sud, invece, ha registrato 168 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il Centro coreano per il controllo e la prevenzione delle malattie, citato dalla Cnn. Tra i casi attivi al momento, ha sottolineato il vicedirettore del centro Kwon Joon-wook in un briefing, ci sono 1.156 casi legati alla chiesa Sarang-jeil di Seul e 510 collegati alle manifestazioni antigovernative del 15 agosto.

Il contagio del virus continua a correre anche in Europa con la Germania che – secondo l’Istituto Robert Koch – ha segnalato 1378 nuovi contagi nelle ultime 24 ore. Venerdì i nuovi casi erano stati circa 1.430. Dall’inizio della crisi sanitaria, almeno 248.997 nel Paese. In Belgio

Il caso Svezia. Per la prima volta da marzo il Paese ha un tasso di casi di coronavirus inferiore a quelli dei suoi vicini Danimarca e Norvegia. Lo riferisce il Telegraph. “La Svezia è passata dall’essere uno dei paesi con il maggior numero di infezioni in Europa, a uno di quelli con il minore numero di casi, mentre molti altri paesi hanno visto un aumento piuttosto drammatico”, ha detto l’epidemiologo di stato Anders Tegnell. Secondo i numeri presentati al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), la Svezia ha registrato una media di 12 nuovi casi per milione di persone nell’ultima settimana, rispetto ai 18 della Danimarca e ai 14 della Norvegia. Il numero di morti è al momento in media di due a tre al giorno, in calo rispetto al picco di oltre cento al giorno registrato a metà aprile

“L’Oms non approverà mai un vaccino contro il coronavirus che non sia efficace e sicuro. I vaccini possono essere utilizzati solo dopo una verifica che siano efficaci e sicuri”. Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia dell’Onu Tedros Adhanom Ghebreyesus nel consueto briefing sul Covid-19.
“I no-vax possono anche costruire la loro narrativa, ma la storia dei vaccini parla da sé. I vaccini hanno cambiato il mondo. La gente può verificarlo da sé, invito a farlo soprattutto i genitori”, ha aggiunto. (ANSA).
Sanofi ha fatto sapere che Il costo del futuro vaccino sviluppato dai laboratori Sanofi e Gsk contro il Covid-19 “non è ancora del tutto definito” ma sarà “inferiore a dieci euro” per dose: lo ha affermato Olivier Bogillot, presidente da Sanofi France, su France Inter. Parlando del prezzo di circa 2,50 euro a dose annunciato dal concorrente anglo-svedese AstraZeneca, Bogillot ha spiegato la differenza dal fatto che Sanofi utilizza tutte le sue risorse “internamente” mentre AstraZeneca a suo dire “ha esternalizzato molto la produzione “.

Le grandi case farmaceutiche impegnate nello sviluppo del vaccino contro il coronavirus si apprestano intanto a impegnarsi pubblicamente a non chiedere l’approvazione dei governi fino a che non saranno certe della sicurezza dei loro prodotti. Lo riportano i media Usa. Fra le società firmatarie ci sarebbero Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson, GlaxoSmithKline e Sanofi. Si tratta di una mossa inconsueta che fa seguito ai timori su una corsa al vaccino. Le società si impegneranno anche a rispettare i più elevati standard scientifici ed etici

 

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