Norman Gobbi: “Ricordiamoci che il virus non è sparito”. Nessun obbligo di usare la mascherina nei negozi. Svizzera: 3 decessi e 181 contagi. Ticino: un contagio. Grigioni: due casi.
L’Ufficio federale della sanità pubblica ha rivisto alcune sue posizioni nell’ambito della gestione della pandemia in Svizzera. La donne incinte sono state inserite nei gruppi più a rischio, al pari di over 65 e di chi è affetto da una serie di malattie. Inoltre è stato esteso l’elenco delle nazioni per le quali vale l’obbligo di quarantena al rientro nella Confederazione dato l’alto rischio di contagio. Da sabato vi sono compresi anche la Spagna (Baleari e Canarie escluse), Romania e Singapore, mentre viene tolta la Russia.
C’è stata poi una rettifica sull’uso della mascherina. Giovedì mattina l’agenzia di stampa ATS aveva riferito che l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) d’ora in poi raccomandava l’uso di quelle in stoffa invece di quelle usa e getta. L’UFSP ha poi negato questo cambiamento di rotta. Secondo l’ufficio stampa, il messaggio dell’ATS era errato, probabilmente a causa di un problema di traduzione. Secondo l’UFSP non è cambiato nulla. La maschera monouso rimane lo standard.
Sul versante dei dati, in Ticino si segnala un nuovo contagio e un ricovero in più. Due invece quelli nei Grigioni. A livello nazionale si registrano tre decessi, avvenuti alcuni giorni fa, e 181 casi aggiuntivi, lo stesso numero rilevato mercoledì. Cinque i ricoveri supplementari. Le persone attualmente positive e dunque in isolamento sono 1’390, 4’114 quelle in quarantena. Quelle che invece devono restare a casa poiché di rientro da uno dei paesi a rischio sono 16’264.