Quando i cani guardano la TV cosa guardano?

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Dalla voce del padrone a quella della televisione (His Master's Voice + Photoshop AI)

Alcuni sembrano seguire davvero cosa succede sullo schermo, ma è probabile lo facciano per imitazione di chi hanno vicino sul divano

Bluey vive con i suoi genitori e la sorella in una grande casa nel quartiere residenziale di Brisbane, in Australia, e fa parte del cartone animato per bambini piccoli più apprezzato degli ultimi tempi dai genitori, dalla critica e – ecco – dai cani, almeno secondo una quantità cospicua di segnalazioni sui social network. I protagonisti di Bluey sono del resto dei simpatici cani antropomorfi, e questo sarebbe uno dei motivi per cui piacciono ai cani al di qua dello schermo. Ma un cane guarda davvero la televisione o la osserva con una certa indifferenza?

Dare una risposta non è semplice, sia per la difficoltà nell’organizzare gli esperimenti sia perché non è sempre possibile capire il livello di attenzione di un animale rispetto a un certo fenomeno. Alcuni test sono simili a quelli per gli esseri umani e consistono nel tenere traccia del movimento degli occhi, in modo da verificare verso cosa indirizzi la propria attenzione il cane che partecipa all’esperimento.

È emerso che in linea di massima alcune immagini sullo schermo, per esempio dei loro simili, attirano più di altro l’attenzione dei cani. Le scene molto movimentate suscitano maggiore interesse e forse è per questo che alcuni segnalano che i loro cani preferiscono film d’azione, fantasy e di fantascienza. In realtà, è probabile che sia soprattutto il sonoro a incuriosirli quando sono davanti alla televisione.

Alcuni studi hanno segnalato che sono i rumori forti e improvvisi della colonna sonora ad attrarre i cani. Quelli che funzionano meglio sono di altri cani che abbaiano, persone che usano un tono di voce simile a quello che si usa per dare loro un comando, e rumori che ricordano i loro giocattoli preferiti. I cani hanno un udito particolarmente sviluppato e lo usano insieme agli altri sensi non solo per esplorare l’ambiente che hanno intorno, ma anche per identificare eventuali pericoli.

È quindi il misto di rumori e immagini a incuriosirli, ma naturalmente il loro modo di interagire con il televisore è molto diverso dal nostro. È stato osservato che quando sono da soli e la TV è accesa tendono ad avvicinarsi allo schermo non solo per vederlo più da vicino, ma anche per girargli intorno alla ricerca di qualche altro indizio. Faticano con la bidimensionalità delle immagini e con la mancanza di una chiara fonte per i rumori che stanno percependo. Per questo molti cani mostrano un certo stato di irrequietezza, ispezionando più volte il televisore acceso, prima di smettere di curarsene quando si è esaurita la loro curiosità ed è stato escluso che possa esserci qualche pericolo.

Lassie che guarda Lassie (John Bryson/Getty Images)

Il comportamento varia invece in presenza delle persone. In questo caso la maggior parte dei cani tende ad adattarsi e a imitare ciò che fanno gli umani nelle vicinanze, a cominciare dai loro proprietari. È spesso questa tendenza all’imitazione a essere percepita dalle persone come un genuino interesse da parte del loro cane per ciò che stanno vedendo sullo schermo: in realtà in molti casi il cane è più interessato alla compagnia e agli aspetti giocosi che ne possono derivare, mentre non mostra di avere particolare attenzione verso lo schermo.

Tra il 2022 e il 2023 un gruppo di ricerca statunitense ha condotto un sondaggio coinvolgendo oltre 1.200 proprietari di cani in giro per il mondo, con varie domande per provare a capire le preferenze dei cani in termini di prodotti televisivi. Dalle risposte è emerso che i cani sono incuriositi non solo dai loro simili sullo schermo, ma in generale dagli animali, soprattutto se quadrupedi, mentre sembrano essere poco interessati agli umani. Tre cani su quattro si avvicinano allo schermo quando mostrano di essere interessati a una scena e talvolta rispondono, abbaiando o uggiolando.

Il dieci per cento dei partecipanti al sondaggio ha detto che i loro cani mostravano un particolare interesse per i cartoni animati, soprattutto se questi facevano vedere degli animali. Non ci sono però indizi a sufficienza per ritenere che un cane riconosca un proprio simile anche in un cartone animato, specialmente se il cane rappresentato è antropomorfizzato come nel caso di Bluey.

Bluey

Il sondaggio era un primo passo per il gruppo di ricerca, interessato a organizzare nuovi test ed esperimenti. Trattandosi di osservazioni svolte dalle persone sui loro cani è probabile che la componente affettiva abbia condizionato le risposte. Le persone tendono spesso a proiettare i propri comportamenti e aspettative sugli animali da compagnia, vedendo nei loro atteggiamenti qualcosa di umano.

Per i cani c’è comunque un ostacolo tecnico legato alla frequenza di aggiornamento degli schermi (fps, da “frames per second”), cioè a quante volte in un secondo viene mostrata un’immagine lievemente diversa dalla precedente per dare la sensazione di movimento. Al nostro apparato visivo è sufficiente una frequenza di aggiornamento di poche decine di fps per percepire un’immagine fluida, mentre si stima che i cani percepiscano ancora un lieve sfarfallio fino a 70-80 fps. Vedono quindi sullo schermo qualcosa di meno realistico, salvo non si abbia uno schermo con la capacità di mostrare molti più fps, come quelli impiegati soprattutto per i videogiochi.

È comunque probabile che negli ultimi anni la curiosità dei cani verso i televisori sia aumentata per motivi prettamente tecnici. Gli schermi ad alta definizione hanno una maggiore frequenza di aggiornamento dell’immagine, che meglio si adatta alle capacità visive di alcuni animali. Alla loro vista, ciò che viene mostrato sullo schermo appare più realistico e ha quindi maggiori probabilità di incuriosirli, anche se temporaneamente.

I cani, come la maggior parte dei mammiferi, hanno una visione dicromatica: vedono il mondo con una gamma di colori più limitata rispetto agli umani (che hanno una visione tricromatica). I recettori nei loro occhi sono tarati soprattutto per vedere il giallo e il blu, quindi un cane non distingue bene il rosso e il verde, che ai suoi occhi appaiono come tonalità di grigio e marrone. Questa differenza incide ovviamente su come i cani vedono il mondo in generale e non solo sui televisori, ma se in alcune immagini sono preponderanti alcuni colori rispetto ad altri c’è una maggiore probabilità che colgano il loro interesse. Bluey è un cartone animato dai colori molto accesi e la protagonista è blu, ma non ci sono elementi per affermare che incuriosisca i cani più di altri programmi, come si dice spesso sui social.

Come per le persone, ogni cane è comunque un mondo a sé e ci sono differenze caratteriali che possono rendere più o meno probabile un certo interesse per cosa succede sullo schermo. Dal sondaggio è per esempio emerso che alcune razze, legate alla caccia sportiva o all’allevamento, tendono a mostrare maggiore interesse e per più tempo quando sono davanti al televisore. Anche in questo caso non è però chiaro quanto sia effettivamente così e quanto sia il modo dei proprietari di interpretare il comportamento del loro cane.

Come ha detto uno degli autori di quella ricerca, la spiegazione più probabile è che ai cani faccia piacere la compagnia del loro umano di riferimento, e che se ne stiano quindi di buon grado nelle sue vicinanze anche quando rimane fermo per diverso tempo sul divano a guardarsi un film o una serie tv: «Ci sono alcuni cani esemplari che probabilmente amano così tanto i loro umani da guardare con loro un intero film, magari reagendo abbaiando. Ma succede perché lo avevano fatto una volta e avevano ricevuto una coccola e quindi hanno capito che se guardano e reagiscono ricevono più coccole? È così difficile saperlo». Bluey, comunque, guarda la televisione.

Redazione Il Post

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