L’evento è organizzato da una serie di associazioni animaliste pronte a scendere in piazza dopo l’uccisione dell’orsa Kj1
“L’uccisione dell’orsa KJ1 é l’ennesimo atto feroce che commette Fugatti a discapito dei plantigradi. Dobbiamo dire basta ed unirci, affinché simili atti non si ripetano mai più, affinché il Trentino possa diventare un esempio di convivenza armoniosa tra uomo e natura, piuttosto che un luogo in cui la vita animale viene spezzata dalla paura e dall’ignoranza. Domenica 4 agosto ore 14:00 tutti a Trento in piazza Dante”. Intanto sabato sera è prevista la fiaccolata “pacifica e silenziosa” in piazza Duomo a Trento, come annuncia l’associazione animalista Bearsandothers.
Dunque un fine settimana in cui gli animalisti scenderanno in piazza. In particolare la manifestazione di domenica è oganizzata da una serie di associazioni animaliste pronte a scendere in piazza dopo l’uccisione dell’orsa Kj1 da parte del presidente del Trentino Maurizio Fugatti. “Il recente abbattimento dell’orsa KJ1 in Trentino segna un triste capitolo nella gestione della fauna selvatica e solleva interrogativi profondi sulla moralità delle decisioni assunte dal presidente della regione, Maurizio Fugatti. Questo atto non è solo una perdita inestimabile per la biodiversità, ma rappresenta anche un fallimento nell’approccio alla convivenza tra esseri umani e animali selvatici” si legge nella nota.
L’evento è stato organizzato da Avi (Associazione vegani internazionale), Cadapa Odv; Fronte Animalista News; Meta Milano e NOmattatoio Milano. “L’orsa KJ1, è stata abbattuta con la giustificazione di proteggere la sicurezza dei cittadini. Tuttavia, è evidente che la vera questione è la mancanza di strategie efficaci per la gestione della fauna selvatica che possano garantire la sicurezza senza ricorrere a misure così estreme e definitive. La decisione di Fugatti non solo ignora il valore ecologico degli orsi, ma dimostra anche una preoccupante incapacità di affrontare le sfide legate alla coesistenza tra uomo e natura – prosegue l’appello -. Questa scelta immorale non può essere giustificata da un presunto bisogno di sicurezza. Al contrario, essa riflette una visione miope e reattiva, che non considera le soluzioni alternative, come l’educazione della popolazione, la creazione di spazi sicuri per gli animali e l’implementazione di misure di prevenzione efficaci.
La vera responsabilità di un leader è quella di trovare il giusto equilibrio tra le esigenze della comunità e la tutela dell’ambiente, cosa che fino ad oggi non ha fatto. È fondamentale che i cittadini si uniscano per chiedere un cambiamento di rotta. Non possiamo permettere che la vita di creature magnifiche come gli orsi venga sacrificata sull’altare di una gestione inefficace, incapace e priva di visione. È tempo di alzare la voce contro le decisioni di chi, come Fugatti, sembra anteporre il profitto alla salvaguardia della nostra natura”.