Maria Sofia Federico nuda per il blitz animalista ai Musei Capitolini: «No allo sfruttamento animale nei circhi e allevamenti»

La creator ex Collegio, nuda davanti alla Lupa, mostrava sul suo corpo la scritta «milk is murder», «il latte uccide»

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Sono tre le attiviste dell’associazione Ribellione Animale che nella mattina di oggi, 8 febbraio 2024 hanno manifestato ai musei capitolini di Roma chiedendo «l’abolizione dell’utilizzo degli animali non umani nei circhi» e negli allevamenti. Due di loro hanno lanciato finte ragnatele di colore viola sulla Statua equestre di Marco Aurelio per poi incollarsi al pavimento davanti ad essa. Un’altra manifestante era Maria Sofia Federico, creator nota per aver partecipato al reality show della Rai Il Collegio e per essere recentemente entrata nell’Academy del porno di Rocco Siffredi, oltre che per la sua attenzione per l’alimentazione vegana e sostenibile. La 19enne si è denudata davanti alla statua della Lupa. Sul suo corpo, in rosso sgargiante, la scritta «milk is murder», «il latte uccide» e «Legge 106».

La legge 106 sugli animali nei circhi

Quest’ultima è la legge delega con la quale il Parlamento nel 2022 ha conferito al governo la possibilità vietare l’uso degli animali nei circhi. Da allora, il governo non ha emanato il decreto legislativo attuativo. Scrivono gli attivisti: «La legge n.106 del 2022 è stata già approvata dal Parlamento ed è quindi in vigore – dicono – tuttavia il Governo non la sta rendendo effettiva, ma anzi continua a finanziare questi soprusi. Ribellione Animale chiede inoltre che tutti gli animali attualmente costretti ad esibirsi nei circhi italiani vengano liberati e reinseriti nel loro habitat naturale. La situazione nei circhi italiani è abominevole, gli animali sono costretti ad assumere comportamenti mai visti in natura, subendo maltrattamenti nocivi al benessere di qualsiasi essere vivente e degradanti per la loro dignità. Lo sfruttamento animale che avviene nei circhi è violento e opprimente. Il ministro Gennaro Sangiuliano il 23 maggio 2023 ha staccato un assegno da 8,6 milioni di euro a favore delle attività circensi, incluse quelle che sfruttano animali non umani».

Maria Sofia Federico protesta ai Musei Capitolini

«Anche queste statue testimoniano lo sfruttamento animale. È assurdo indignarsi perché protestiamo senza rovinarle, ed allo stesso tempo non arrabbiarsi per la crudeltà che sono costretti a subire gli animali non umani nei circhi e negli allevamenti», ha dichiarato Maria Sofia Federico nel comunicato dell’associazione. Si legge sul profilo Instagram della creator: «La Lupa Capitolina non è solo uno dei simboli di Roma (cioè una delle città più importanti al mondo), ma è anche la metafora perfetta della fiaba che ci raccontiamo da generazioni, ovvero che gli animali non umani sono felici di produrre latte per noi umani, quando in realtà l’industria casearia (e la zootecnia in generale) li sfrutta e uccide. L’imperatore Marco Aurelio, emblema del potere, letteralmente cavalca un cavallo per affermare il suo dominio e lo utilizza a suo piacimento per i suoi scopi. La situazione, a distanza di secoli, non è cambiata: basta constatare come i cavalli (e tutti gli altri animali) vengano abusati per l’intrattenimento nei circhi o per le carrozze, per l’equitazione, per la cosmesi, per la moda e per l’alimentazione».

Redazione Open.Online
di Ugo Milano

 

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