Migliaia di animalisti in corteo a Milano per protestare contro l’uccisione dei maiali del rifugio di Zinasco

In piazza anche Ornella Muti e la figlia Naike Rivelli

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Gli attivisti: “Vogliamo ottenere giustizia. Quello che è successo all’associazione Cuori Liberi non deve ripetersi più”

Sono arrivati da tutta Italia e non solo – “15 pullman provenienti da varie regioni e alcuni attivisti francesi e di altri Paesi europei” garantiscono gli organizzatori – per riunirsi sotto Palazzo Lombardia brandendo cartelli con le foto di Pumba, Crosta, Spino e degli altri sei maiali uccisi al rifugio Progetto Cuori Liberi di Sairano di Zinasco (nel Pavese) dai veterinari dell’Ats perché entrati in contatto con il virus della peste suina africana: è partito il corteo degli animalisti per protestare contro l’abbattimento dei suini avvenuto lo scorso 20 settembre.

 

(ansa)

 

Sfilano per la città fino ad arrivare a San Babila, creando degli inevitabili disagi al traffico. Tra i manifestanti presenti anche l’attrice Ornella Muti e la figlia Naike Rivelli.

“L’obiettivo della manifestazione è ottenere che quello che è avvenuto a Sairano, nei confronti sia dei maiali sia dei manifestanti, non succeda mai più – dichiara Sara d’Angelo, coordinatrice della Rete dei Santuari di animali liberi – Il 20 settembre a Pavia i diritti civili sono stati calpestati, ci ha colpito una violenza senza precedenti davanti a cui non intendiamo arretrare di un passo”.

 

(ansa)

 

Secondo gli attivisti, “gli animali, che erano in buona salute, sono stati uccisi dalle autorità sanitarie dopo un violento sgombero, da parte delle forze dell’ordine, degli attivisti e delle attiviste che presidiavano pacificamente il rifugio”.

Da lì la decisione di scendere in piazza perché “vogliamo che tutti gli animali ospiti nei rifugi in Italia ottengano, sia dal punto di vista giuridico sia da quello attuativo, uno status privilegiato che li metta definitivamente e senza eccezioni al riparo dalle dinamiche economiche che purtroppo regolano la vita degli animali allevati a scopi alimentari” continua Sara d’Angelo.

 

(ansa)

 

Il 5 ottobre era fissata un’udienza al Tar che avrebbe dovuto deliberare in merito all’abbattimento dei maiali: non potendosi pronunciare sulla questione dato che nel frattempo gli animali sono stati abbattuti, il Tribunale amministrativo regionale “ha convenuto di farci integrare il ricorso per motivi aggiuntivi e di fissare udienza, a data ancora da stabilire, per valutare l’operato delle istituzioni – sottolinea la coordinatrice della Rete dei Santuari di animali liberi –  Abbiamo una possibilità di ottenere giustizia per i maiali del rifugio Cuori liberi”.

Redazione Milano Repubblica


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Firma Mario Parisella

 

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