Compagnia aerea vieta il volo al cane di un campione disabile

“Dover combattere per far rispettare le leggi è anormale”

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Foto credit: Instagram / timotheeadolphe

di Daniela Borghi

Una compagnia aerea ha rifiutato a un campione non vedente di far salire a bordo il suo cane. Timothée Adolphe doveva recarsi a Tolosa da Parigi con il suo fedele amico Japelou ma, come racconta Le Figaro, l’organizzazione del viaggio non è andata come previsto. L’atleta paralimpico, in piena preparazione per le Olimpiadi di Parigi 2024, ha spiegato che “l’azienda ha affermato di non accettare più cani guida”. Ha aggiunto, ricordando che un provvedimento legislativo obbliga le compagnie a viaggiare con persone disabili e persone a mobilità ridotta con i loro cani guida: “Siamo rimasti molto sorpresi. Il mio sponsor ha contattato i loro servizi per avere spiegazioni e gli è stato detto che Easyjet era una compagnia inglese e che come tale non doveva rispettare le leggi francesi”.

Adolphe, 33 anni, soprannominato “Il ghepardo bianco”, è campione del mondo nei 400 metri, vicecampione paralimpico nei 100 metri (in 10”90 nel 2021) e 13 volte campione di Francia dal 2011. La punta di diamante della squadra paralimpica francese dice di “non aver mai riscontrato questo tipo di problema”, mentre deve “lottare con taxi o Vtc che si rifiutano di imbarcarlo con il suo cane”.

La compagnia aerea, contattata da Le Figaro, ha dichiarato che “è in corso un’indagine interna per capire cosa sia successo in termini di servizio clienti”. Precisa di “accettare cani guida come chiaramente previsto sul sito web” e sottolinea che “EasyJet trasporta centinaia di cani guida ogni anno”. Per giustificare la sua posizione avrebbe anche detto che il cane Japelou non proveniva da una scuola riconosciuta a livello internazionale. Il campione contesta questa affermazione: “La Scuola di cani guida per ciechi dove è stato addestrato è federata a livello nazionale e internazionale”.

Il campione si dice “deluso e arrabbiato”. Ha poi fatto sapere: “Quando finalmente ho avuto qualcuno al telefono dopo venti minuti di attesa per una spiegazione, ho detto loro che avrei registrato la conversazione per usarla alla fine. La persona ha abbassato la cornetta e non ha voluto comunicare. Siamo nel 2023, dover lottare per far rispettare le leggi fondamentali, è anormale. Sono caduto dalle nuvole». Ha fatto sapere che Air France ha risolto il problema accettando il cane.

 

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