La tutela degli animali e dell’ambiente entra nella Costituzione italiana

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È ufficiale: gli animali e l’ambiente sono entrati a far parte dei principi fondamentali della nostra Repubblica. Questo cambiamento riapre la possibilità di mettere in discussione la normativa più antiquata.

Simone Montuschi
Presidente Essere Animali

È stato approvato ieri alla Camera il disegno di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41 e inserisce la tutela degli animali e quella dell’ambiente tra i principi fondamentali della nostra Costituzione.

Con questo voto, all’articolo 9 della Costituzione verrà aggiunto un nuovo comma, che recita: «[La Repubblica] Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».

Questo risultato arriva dopo anni di battaglie assieme ad altre associazioni animaliste e ambientaliste che ha mosso i primi passi lo scorso anno. Nei primi mesi del 2021 infatti la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha esaminato e messo insieme una serie di disegni di legge per inserire queste tutele nella Costituzione, riuscendo a raggiungere un accordo con tutte le forze politiche.

Il nostro contributo

Anche noi abbiamo preso parte a questo risultato: a febbraio del 2021 abbiamo inviato un appello insieme alle altre associazioni per i diritti animali attive in Italia, rivolto al premier Mario Draghi, al Governo e al Parlamento, chiedendo di non perdere l’occasione per una modifica storica.

Si tratta di un risultato importante, che permette all’Italia di allinearsi ad altri Paesi che hanno inserito già da tempo la tutela degli animali nella Costituzione. Tuttavia questa iniziativa appare soltanto parziale rispetto alle prime proposte che prevedevano il riconoscimento degli animali come “esseri senzienti”, come già previsto nel Trattato di Lisbona.

Che cosa succede ora?

La proposta ha ricevuto la maggioranza dei due terzi sia al Senato che alla Camera e perciò l’iter legislativo è concluso: per l’ufficialità mancano solo i passaggi formali della firma del Capo dello Stato e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che arriveranno nei prossimi giorni.

Seppur in parte simbolico, il riconoscimento costituzionale degli animali ci permette di modificare i nostri codici e rendere più efficace la loro tutela dal punto di vista legale. Questo cambiamento riapre la possibilità di mettere in discussione la normativa più antiquata non più in linea con la sensibilità dei cittadini e ci permetterà di continuare il nostro lavoro con uno strumento in più. Ma non ci fermeremo qui: il prossimo passo è il loro riconoscimento come esseri senzienti.

 

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