Il racconto di Gian Pietro Garoli, primo cittadino di Casalbuttano ed Uniti (nel Cremonese): “L’ho deciso in una notte di follia per lasciarlo nel suo mondo. Ormai eravamo diventati grandi amici”
E’ rimasto solo, perché la sua padrona è morta dopo mesi di malattia, ma Willy, cane meticcio di otto anni, ha trovato un angelo custode: Gian Pietro Garoli, sindaco di Casalbuttano ed Uniti (nel Cremonese), che ha deciso non solo di adottarlo ma anche di acquistare l’abitazione dove l’animale viveva per farlo stare a suo agio. “L’ho deciso in una notte di follia – confessa il primo cittadino – per lasciarlo nel suo mondo. Ormai io e lui eravamo diventati grandi amici”.
A raccontare la storia è La Provincia di Cremona. Il sindaco, insegnate di filosofia in pensione e vicino di casa della signora deceduta, spiega com’è andata: “Io e Willy ci incontravamo tutti i giorni quando Teresa lo portava a spasso e si fermava a fare due chiacchiere con me. Sapevo che purtroppo lei era molto malata e che ultimamente i suoi ricoveri in ospedale si facevano sempre più frequenti, fino a quando purtroppo sabato notte è morta”.
Ed è stato proprio Willy a dargli la notizia del decesso, a modo suo ovviamente: “Domenica mattina, quando l’ho chiamato come faccio ogni volta dalla finestra, invece che saltellare e corrermi incontro, sbatteva di continuo la testa tenendo in bocca una ciabatta della signora dalla quale non si staccava, non voleva mangiare e non la smetteva di guaire; dopo qualche ora ho ricevuto su WhatsApp un messaggio con il quale la figlia della signora mi annunciava che la mamma nella notte se n’era andata e allora ho capito tutto”.
Da lì, l’illuminazione: adottarlo e comprargli casa. Viste mediche fatte, microchip e documenti aggiornati (sono a nome di Gian Pietro Garoli), ora manca solo una cosa: che Willy si riprenda il primo possibile dal dispiacere. “Sta benissimo fisicamente, ma sta soffrendo e dobbiamo rispettare il suo lutto. Non sono solo animali come pensa qualcuno”.