Le associazioni animaliste di oppongono alla cattura dell’orsa JJ4 perché madre di due cuccioli e chiedono l’intervento del ministero dell’Ambiente contro la sordità del presidente della Provincia di Trento.

Questa mattina il Corpo forestale del trentino ha ufficializzato la cattura dell’orso noto come M49 scappato da Casteller.

Ora l’Organizzazione internazionale protezione animali OIPA e ENPA chiedono che l’orsa JJ4 non venga catturata e detenuta a vita perché credono che è probabilmente madre di due cuccioli.

Le due organizzazioni animaliste hanno annunciato che impugneranno l’ordinanza di cattura di JJ4 emessa dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

“Mentre il Tar di Trento il 31 luglio scorso sospendeva l’efficacia della sua ordinanza di abbattimento dell’orsa JJ4, Fugatti già meditava un’altra mossa ai danni del plantigrado e dei suoi cuccioli. L’11 agosto ha firmato un’ordinanza con la quale decreta la cattura dell’orsa e la “captivazione permanente presso il recinto del Casteller”. Scrivono le associazioni in un comunicato stampa.

“Fugatti dimostra con questa ulteriore ordinanza di essere nemico dei grandi mammiferi e sordo all’invito dello stesso Tar a collaborare con il Ministero dell’Ambiente, essendo “la fauna stessa patrimonio indisponibile dello Stato (ex art. 1 della legge n. 157/92)”, aggiungono le associazioni.

Ma Opia e Enpa non si rivolgono solo al TAR, e chiedono l’intervento del ministro dell’ambiente Sergio Costa.

“In questo grave contesto di attacco agli orsi del Trentino a colpi di mandati di cattura e di abbattimento da parte della Provincia di Trento, chiediamo al ministro Costa di voler presentare ricorso al Tar per questa ulteriore ordinanza del presidente Fugatti su JJ4 per violazione di tutte le norme nazionali e internazionali”, dichiarano le associazioni animaliste. “La gestione della fauna selvatica non può prescindere dalla presenza dello Stato, unico vero tutore della biodiversità nel nostro Paese”.

Le due associazioni indicano nella convivenza l’unica strada percorribile:

“Occorre, al contrario, mettere in atto una gestione della fauna selvatica basata su principi scientifici e sulla sacrosanta esigenza di dover seguire la strada, l’unica possibile, della leale convivenza tra uomo e animali selvatici.”

Sciopero della fame per M49

Per M49, invece, la delegata dell’Oipa di Trento, Ornella Dorigatti, entra in sciopero della fame per protesta. Lo riporta un ulteriore comunicato stampa dell’organizzazione animalista.

“L’Oipa ribadisce la necessità di una diversa gestione dei grandi mammiferi in Trentino e, in particolare, del Progetto Life Ursus”.

L’associazione animalista “auspica un intervento deciso del ministro Costa e del Governo, poiché la fauna è patrimonio indisponibile dello Stato”, si legge ancora nella nota diffusa alla stampa.

 

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