Cose che forse non sapete sul cane guida per ciechi (e che dovreste!)

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Lo sapevate che se il bastone bianco ha le bande rosse, vuol dire che la persona cieca è anche sorda o ipoudente? Lo sapevate che non si deve dare da mangiare a un cane guida che sta lavorando? Questi e alcuni punti sono trattati nel nuovo vademecum di Blindsight Project

Blindsight Project ha realizzato una nuova edizione aggiornata del vademecum dedicato ai diritti e doveri del cane guida: un documento utile sia a chi si serve di questo insostituibile compagno e ausilio, sia per quanti si trovano ad avere a che fare con lui e la persona che accompagna. Non di rado, infatti, la cronaca ci mostra come si verifichinono ancora episodi spiacevoli o di vera e propria discriminazione – ai danni di persone accompagnate da un cane guida, spesso a causa dell’ignoranza delle norme che lo riguardano.
Riportiamo qui alcune delle principali regole e dei consigli, invitando a scaricare il vademecum completo realizzato a cura di Blindsight Project.

1. NON DISTRARRE IL CANE GUIDA – Il cane guida che accompagna la persona ipovedente o non vedente è in assetto da lavoro (anche quando è seduto!): questo è il compito che gli è stato insegnato, insieme alla necessità di non distrarsi. Per questo motivo è assolutamente necessario non deconcentrarlo facendolo giocare, perché ne va della persona che sta accompagnando. Questo non significa che non si possa intervenire in altri modi per aiutare la coppia “persona cieca/cane guida”, ma va fatto con le dovute maniere.
Un suggerimento: evitare di fissare negli occhi un cane guida che sta lavorando: come per molti altri cani, è un gesto di sfida che potrebbe portarlo a mettersi in condizione di difesa.

2. NON INTERVENIRE SE IL PADRONE LO RIMPROVERA – Come detto, il cane guida è formato al suo importantissimo compito di guida: dalla sua attenzione e concentrazione può dipendere tanto la sua vita quanto quella della persona che accompagna. Per questo motivo non si deve intervenire e umiliare la persona disabile quando questa, eventualmente, corregga il proprio cane se commette degli errori che potrebbero risultare fatali. Nessuno ferirebbe i propri occhi, e il cane guida questo rappresenta per chi ha disabilità visive, quindi qualsiasi azione brusca vediate nei confronti del cane da parte della persona disabile è da leggere sempre e solo come addestramento e come “salvavita” per entrambi – ricorda Blindsight.

3. NON DARE MAI CIBO AD UN CANE GUIDA NON VOSTRO – E’ importante non prendere l’iniziativa e offrire al cane qualcosa da mangiare, se non autorizzati dal suo conduttore. I motivi sono diversi: tra questi, il fatto che il cane è già adeguatamente alimentato dal padrone, oltre al fatto che può essere allergico o seguire una dieta particolare che possiamo non conoscere, che preveda pappa speciale. Dargli quindi qualcosa al di fuori delle sue abitudini alimentari può comportare problemi alla sua salute. Altra cosa importante: se date da mangiare a cani o gatti randagi, ricordatevi di non lasciare per strada o sui marciapiedi le ciotole che usate per sfamarli: per gli stessi motivi di cui sopra, quegli avanzi di cibo possono essere molto pericolosi per altri cani, compresi cani guida. (su questo vi invitiamo a consultare la campagna informativa dedicata).

4. CONTROLLARE IL PROPRIO CANE QUANDO INCONTRA UN CANE GUIDA – La legge italiana prescrive che ogni cane fuori casa debba avere un guinzaglio (normativa 23 marzo 2009). Buona norma è quindi controllare il proprio cane quando incontra un cane guida, evitando che vada a disturbarlo durante il suo lavoro. Una eventuale reazione del cane guida, infatti, potrebbe comportare un disorientamento da parte della persona non vedente.

5. RACCOGLIERE GLI ESCREMENTI DEL PROPRIO CANE – La legge obbliga chi conduce il proprio cane in ambito urbano  a raccoglierne i bisogni (da questa prescrizione sono sollevate le persone con cane guida, ndr). Questo comportamento, oltre a essere il minimo richiesto a cittadini civili a cui stia a cuore il bene comune, è particolarmente importante proprio per le persone non vedenti, per ovvi motivi.

Questi alcuni dei punti estratti dalla guida, che contiene anche altri interessanti consigli, suggerimenti e informazioni rispetto alla legislazione in vigore in fatto di cane guida. Vi invitiamo pertanto a scaricare il vademecum (qui) e diffonderlo: tutti possiamo contribuire, nel piccolo delle nostre azioni quotidiane, a migliorare la vita di chi ci circonda.

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Redazione  https://www.disabili.com

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