Ho perso mio figlio appena nato, ma un gattino sordo mi ha salvato

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Durante le fasi conclusive della gravidanza mi venne comunicato che avrei partorito prima del previsto e che mio figlio non sarebbe sopravvissuto. Passai la notte intera ascoltando il suo battito ma quando arrivò l’alba, sebbene continuassi ad oppormi, i dottori e le infermiere mi incitarono a spingere. La natura fece il suo corso e mio figlio nacque: non fece, però, nemmeno un respiro.

gattobianco
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Tornata a casa dall’ospedale andai subito nella stanza che avevo preparato per lui. Non appena vi entrai, vidi la culla e iniziai subito a piangere. Poi, con grande sorpresa, vidi un gattino bianco raggomitolato su se stesso che dormiva profondamente nel lettino. Qualche mese prima, infatti, la mia gatta aveva avuto quattro micini e quello che vidi dormire nella culla era uno dei suoi cuccioli: un piccolo gattino maschio nato sordo.

Lo sollevai dal lettino per portarlo fuori dalla stanza del bambino e notai quanto fosse piacevole tenerlo tra le braccia, quanto fosse caldo e a suo agio con me. Ero esausta e lo portai in camera mia, poi mi sdraiai con lui sul letto e iniziai a piangere come non avevo mai fatto prima, finché non mi addormentai. Mi svegliai con il gattino che mi stava leccando via dal viso le lacrime ormai asciutte. Fu davvero una lunga notte, ma non ero sola e le mie braccia non erano vuote: da allora quel gattino mi segue ogni giorno e siamo diventati inseparabili.

E come potrebbe un batuffolino così non risollevare il morale nei periodi più bui della nostra vita?

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