Siamo alla vigilia dell’incontro a Fosso Sejore per domenica 15 maggio alle ore 11 per la manifestazione unitaria promossa da Circolo Rosso e Verde, Italia Nostra Pesaro-Fano, La Lupus in Fabula, Legambiente Pesaro, WWF Soci Pesaro per dire No a Fosso Sejore, per la realizzazione del nuovo Ospedale, del Project Financing o al leasing. Ne parliamo con Enzo Frulla, presidente provinciale di Legambiente.
da Paolo Montanari
Frulla quali sono le ragioni per cui da tempo sostenete la tesi di essere contrari alla realizzazione del nuovo Ospedale a Fosso Sejore?
“Partiamo dalla notizia quasi ufficiale, che sta allarmando le associazioni ambientalistiche e parte della politica pesarese. Entro la metà di giugno la Regione Marche potrebbe dichiarare di pubblico interesse un progetto per una nuova struttura ospedaliera sita in località Fosso Sejore e finanziata con il project financing o con il leasing. Abbiamo una amministrazione comunale sorda agli appelli lanciati da uno dei massimi esperti di appalti pubblici intervenuto in questa provincia già 3 volte nel 2013, in cui si ribadisce che sono noti gli effetti del ricorso ai finanziamenti privati in edilizia ospedaliera. Ma non capisco perché è stata scelta l’area di Fosso Sejore, per costruire il nuovo ospedale, che non è voluto dal comune di Fano e di Urbino, quando quest’area fu scelta 4 anni fa solo da 11 sindaci su 60. Ma soprattutto sarebbero necessari costosi lavori di adeguamento (come ad esempio, a causa delle condizioni idro-geologiche del terreno, oltre 1500 pali di fondazione o una vasca per eventuali esondazioni). Vogliamo capire e non essere sordi, che il terreno di Fosso Sejore, non è adatto a costruire una struttura ospedaliera? Ciascuno di noi può inoltre immaginare quali sarebbero le difficoltà di a ccesso, o le ricadute sull’ambiente e sull’economia, scegliendo per un’opera così impattante un’area a grande valenza paesaggistica collocata a poca distanza dal mare. Rivalorizziamo Fosso Sejore, da un punto di vista balneare e turistico. Mi rivolgo anche al consigliere regionale Andrea Biancani. Invece di costruire le piste ciclabili nella spiaggia di Baia Flaminia, dove vi sono strutture alberghiere, ricettive e una spiaggia con diversi bagnini, realizziamole in zone come Fosso Sejore e Villa Marina, che devono essere recuperate, da un punto di vista turistico e balneare. E’ possibile portare via metà arenile nella spiaggia di Baia Flaminia e non pensare che le piste ciclabili si devono fare dietro i capanni? Per questo sosteniamo la campagna di sensibilizzazione che sta conducendo il socio di legaambiente Claudio Mari, che si sta battendo proprio per questo motivo’’.
Della spiaggia per cani ormai tutto tace?
“Anche qui occorre comprendere le associazioni animaliste, come quella di Francesca Binda, che non vogliono trovare sbarrate le porte sulla spiaggia nel litorale pesarese, che anche quest’anno ha conseguito la bandiera blu. Si è discusso con raccolta di firme, pro e contro alla spiaggia dei cani. Poi tutto si è fermato. E’ possibile che aree meno frequentate come il lido fra Pesaro e Fano e Villa Marina, non possono avere aree ricettive per la spiaggia per i cani? E’ solo segno di civiltà, di una città che dovrebbe prendere esempio dalle vicine città romagnole. Si è parlato recentemente anche della messa a norma delle spiagge per i disabili. Anche qui l’Amministrazione comunale, dovrebbe fare un monitoraggio e un pronto intervento, per queste problematiche, che una città votata al turismo e alla cultura deve al più presto risolvere’’.