Si trova in basso a sinistra, proprio sopra l’altra importante innovazione che ha caratterizzato gli ultimi mesi: il canale di comunicazione diretta tra ente locale e cittadini tramite il servizio di messaggeria WhatsApp che sta raggiungendo numeri importanti.
Cliccando sull’icona della figura umana stilizzata, si entra in un menù articolato e per le persone affette da disabilità resta solo da scegliere il profilo giusto. Il sito entra così automaticamente nella modalità prescelta. Ipovedenti, profili con disabilità intellettive, non vedenti, soggetti a rischio di crisi epilettiche potranno così navigare in un sito “tarato” sulle loro esigenze. Ad esempio, per mitigare i rischi di attacco epilettico, il sito elimina i lampi, le luci accese o certe combinazioni di colori. O ancora: fornisce funzioni di assistenza per chi è affetto da autismo, dislessia o disturbi dello sviluppo neurologico. Scorrendo il menù sarà possibile regolare il colore dello schermo o le dimensioni dei caratteri, gli allineamenti, i suoni, i contrasti. Sempre per agevolare chiunque intenda navigare. E per tornare alla modalità standard, basta un secondo click sull’icona della funzionalità precedentemente attivata.
Prima del lancio definivo di questa innovazione, la stessa è stata verificata dai referenti dell’Unione italiana ciechi, dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili e dal garante dei diritti dei disabili, proprio per avere un riscontro effettivo dai diretti interessati della sua efficacia. Il giudizio è stato positivo. E non basta: se si parte dal principio che il web ci collega con il mondo e se vi aggiungiamo il fatto che la disabilità, purtroppo, non conosce confini la prima cosa che risalta del nostro “omino” è una tendina in alto a destra che rende possibile optare per ben 14 lingue.
“Questa ulteriore implementazione del sito del Comune di Arezzo, già con livelli di accessibilità ed usabilità particolarmente elevati, non si limita ad un miglioramento ma consente ad una fascia più ampia di persone di poter aderire in maniera molto più personalizzata alla sua fruizione, – ha commentato Franco Pagliucoli, presidente UIC. – L’applicazione di particolari strumenti atti ad avvicinare l’utilizzo del web verso una integrazione totale è davvero molto importante”.
“L’attenzione posta alla accessibilità e fruibilità del sito per tutte le categorie della disabilità è un fatto molto positivo – ha commentato Faustina Bertollo, garante per i diritti dei disabili. – Abbiamo condiviso questo percorso con grande interesse. Suggeriamo un ulteriore step, quello di tradurre i testi in comunicazione aumentativa, in particolare per la disabilità cognitiva”.
“Desidero ringraziare per la collaborazione preziosa e per i feedback interessanti che potrebbero stimolare la nostra immaginazione già avanzata per quanto riguarda i miglioramenti dei servizi del nostro sito online – ha dichiarato l’assessore all’innovazione Monica Manneschi. – Anche questa volta, così come per ogni nuovo applicativo, l’Amministrazione ha proceduto a testare con gli utenti destinatari il nuovo prodotto, modulandolo e correggendolo sui feedback che in questo caso caso, così come per le altre novità fino ad oggi apportate, sono molto positivi. Con questo ulteriore progetto Arezzo si propone come città sempre più digitale, sempre più snellente, sempre più ‘a misura’ del cittadino e delle sue esigenze che per noi rappresentano una priorità assoluta”.
“Abbiamo istituito un gruppo di lavoro che ci accompagnerà ancora per completare quel passaggio da buon sito ad un sito eccellente, capofila rispetto al diritto delle persone con disabilità ad una comunicazione completa e autonoma, – ha detto il vicesindaco Lucia Tanti. – Arezzo dimostra oggi di essere una città che tiene insieme innovazione e inclusione, secondo un percorso non più di ‘partecipazione spot’ ma di ‘partecipazione puntuale’, che sollecita l’amministrazione ad abbattere al massimo tutte le barriere che si frappongono tra i cittadini e i loro diritti rispondendo ad una logica di condivisione delle scelte. Arezzo si candida a diventare una capitale dei diritti ‘agiti’, quelli cioè che consentono ad ognuno di diventare cittadino pienamente inteso, capace di disegnare proprio con la pubblica amministrazione quanto a lui necessario”.