Una app che fa da interprete o che attiva sottotitoli nel linguaggio dei segni, per aiutare le persone sorde o con ipoacusia ad accedere ai servizi pubblici.

Il progetto si chiama LiS-Ta, acronimo di “Lingua dei segni italiana – Toscana accessibile” ed è stato approvato dalla giunta della Regione Toscana su proposta dell’assessora alle Politiche sociali Serena Spinelli

Un investimento da 400.000 euro per mettere  a disposizione di chi non riesce a sentire strumenti tecnologici in grado di superare le barriere della comunicazione. Nello specifico, ci sarà un’applicazione informatica che permetterà di attivare un servizio di interpretariato nel linguaggio dei segni o una sottotitolazione, che possa supportare, nello specifico, la comunicazione con personale di enti pubblici, in particolare delle Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere, Comuni, Protezione Civile, Zone distretto e Società della Salute.

“Eliminare il più possibile le barriere, non soltanto quelle fisiche, che tengono alcune categorie di cittadini in condizioni di svantaggio: è questo l’impegno che vogliamo perseguire anche attraverso questo progetto – sottolinea l’assessora Spinelli – La app progettata potrà consentire un cambiamento notevole nella qualità di vita delle persone sorde, permettendo passi avanti importanti nell’autonomia e nell’accesso ai servizi”.

Il progetto “LiS-Ta Lingua dei segni italiana – Toscana accessibile” è stato sviluppato con il coordinamento tecnico del Centro regionale per l’accessibilità – Cra e verrà gestito amministrativamente dall’Azienda Usl Toscana Centro alla quale sono stati assegnati i contributi

 

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