Continua l’odissea dei lavoratori della Tundo, la società che a Roma (e non solo) si occupa del trasporto dei disabili. Come successo già un anno fa, sono nuovamente rimasti senza stipendio e questo mette a fortissimo rischio il servizio scolastico a pochi giorni dal rientro in aula, previsto nel Lazio per il 13 settembre.
di Valerio Valeri
Una situazione che piomba in piena campagna elettorale tra capo e collo alla Sindaca uscente Virginia Raggi, attaccata da più fronti. Uno di questi è quello di Roma Futura, lista facente parte dell’ampio e variegato fronte del Centrosinistra a sostegno di Roberto Gualtieri, con la candidata in Campidoglio Tiziana Biolghini, esperta di diritti e inclusione: “E’ molto grave che il Comune non abbia monitorato la qualità del servizio di trasporto individuale e collettivo scolastico delle persone con disabilità – ha scritto in una nota -. Sostengo la posizione di Cgil e Filt Cgil Roma e Lazio che hanno messo in evidenza la sciatteria dell’amministrazione, non intervenuta in modo risolutivo sul comportamento della società”.
Biolghini, ex consigliera provinciale di Roma e dirigente dell’Area Welfare e Innovazione Sociale della Regione Lazio, ricorda che “sono mesi che i familiari e i sindacati segnalano le criticità. Nonostante questo arriviamo oggi a una situazione caotica, che non permette una serena riapertura delle scuole e una ripresa del servizio puntuale. È inaccettabile per una fascia di popolazione che non può continuare a vivere una condizione di marginalità”.
C’è anche una ex grillina tra chi non lesina critiche all’operato della giunta comunale sul tema disabilità: Monica Lozzi, presidente uscente del VII Municipio e candidata sindaco alle prossime elezioni con REvoluzione Civica. “La Giunta Raggi non tiene praticamente nulla all’efficienza del trasporto disabili – spiega -. I dipendenti della Società Tundo non prendono lo stipendio da maggio e il servizio è a rischio a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. La responsabilità è dell’amministrazione capitolina che non controlla l’operato delle società appaltatrici, ritarda nei pagamenti delle fattura e continua ad applicare il massimo ribasso ai bandi, non garantendo la qualità del servizio”.
Anche il Pd era tornato sull’argomento Tundo nei giorni scorsi, ricordando quanto accaduto già a fine 2020: “Non è la prima volta che la società è inadempiente – le parole di Giovanni Zannola, consigliere comunale – , lo scorso anno a rimettere le cose apposto fu l’intervento del Campidoglio a seguito del quale la Tundo provvide all’accreditamento delle somme dovute ai dipendenti. Questa volta, ad attività politiche praticamente ferme in vista delle elezioni, la situazione si complica“.