Il prete caccia e ha un arsenale in canonica, la Chiesa elude l’argomento

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Curiosamente, la Chiesa cattolica non ha piacere di affrontare la questione del preti cacciatori e sembra svicolare di fronte agli interrogativi di legittimità, lasciando di fatto che i suoi sacerdoti uccidano animali per diletto e a custodiscano e maneggino armi da fuoco.

di Margherita damico

A ottobre avrà inizio il processo agli attivisti denunciati da don Pierino Sacella, parroco di Torre Maina in provincia di Modena, al quale, tre anni fa, è stata contestata pacificamente, tramite due manifestazioni autorizzate, la sfegatata militanza venatoria.

Il prete non ha mai omesso di professare in pubblico e ai media la propria passione per la caccia, precisando di detenere in canonica 28 fucili (per un valore, si presume, di parecchie migliaia di euro) e una decina pistole. Queste ultime, stando a quanto riportato dalla stampa locale, sarebbero state oggetto di un furto.

Ma la Chiesa autorizza effettivamente i preti a utilizzare armi e a uccidere animali per diletto e, in caso affermativo, in base a quale passo delle Sacre Scritture, o norma, o dettame?

Inoltre, senza alcun dubbio un’arma da fuoco è un utensile creato per uccidere. La sua presenza disinvolta all’interno della Casa del Signore non è ritenuta inopportuna o di cattivo esempio?

Infine, in un’epoca in cui la cura del Pianeta appare priorità evidente, sottolineata dall’importante enciclica Laudato sii di Papa Francesco, ed è noto che il consumo di carne e pesce e lo scempio dei luoghi naturali incidono pesantemente sulla catastrofe climatica, la formazione al sacerdozio non dovrebbe includere una nuova educazione al rispetto della natura?

In risposta a queste domande la Santa Sede ha indicato di rivolgersi alla Conferenza Episcopale Italiana, che ha risposto:

“Il tema non è mai stato affrontato a livello nazionale. Non ci sono quindi posizioni ufficiali della Conferenza Episcopale Italiana in merito. Rimandiamo al Magistero della Chiesa, espresso da Papa Francesco nell’Enciclica Laudato sii e nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Per eventuali approfondimenti, invitiamo a contattare l’arcidiocesi di Modena-Nonantola”.

Arcidiocesi che, a tutt’oggi, non sembrerebbe aver mosso paglia per placare la voglia di uccidere animali che pervade don Pierino, né trova evidentemente diseducativa la sua fratellanza con le armi.

Un silenzio assenso generale da cui si è quasi costretti a dedurre che la Chiesa, in controtendenza con i ripetuti appelli del Pontefice al rispetto per il Pianeta approva e appoggia l’uccisione di animali per gioco da parte dei suoi preti e il maneggio delle armi da fuoco.

@margdam
margdam@margheritadamico.it

 

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