La storia di Alessia: audiolesa dalla nascita, premiata come studentessa modello

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Ha 24 anni e sta per laurearsi in ingegneria biomedica con la media del 30. All’età di due anni si è sottoposta a un intervento chirurgico per l’impianto cocleare: “Ogni giorno mi metto alla prova e sfido i miei limiti”

di Massimo Romano

Il sorriso, che rapidamente diventa risata fragorosa, è quello di una ragazza spensierata. Eppure Alessia, 24 anni, audiolesa dalla nascita, di fatica ne ha fatta tanta. A dispetto del suo handicap, ha concluso gli esami con la media del 30, si appresta a laurearsi in Ingegneria biomedica e l’Università Federico II di Napoli l’ha premiata tra i 76 studenti meritevoli del 2021.

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“A due anni mi sono sottoposta a un intervento per l’impianto di quello che chiamano orecchio bionico. Non sento proprio tutto, come una persona normodotata, però sento qualcosa, me la cavo. Ho dovuto fare anche un percorso lungo con il logopedista perché un bambino che non sente non può imparare a parlare. E’ stato faticoso ed è per questo che ogni traguardo per me ha un valore particolare”.

Alessia ha contattato la redazione di Napolitoday per raccontare la sua storia, perché “…voglio dire a tutti quelli che hanno difficoltà, di qualsiasi tipo, che si può fare. Se ce l’ho fatta io, ci possono riuscire in tanti. Credo che l’importante sia lanciarsi nelle cose, perché al di là del risultato si cresce come persone. Quando sono arrivata all’università non avevo idea di poter fare tutta questa strada. L’ho capito durante il cammino”.

Un percorso, quello di questa 24enne di Marano, pieno di cadute dalle quali è sempre riuscita ad alzarsi. “Un grosso aiuto l’ho avuto anche dal centro Sinapsi della Federico II, un centro che aiuta gli studenti a superare ostacoli sia fisici che mentali. Per esempio, io ho avuto la possibilità di stare sempre al primo banco, per ascoltare meglio e per poter leggere le labbra dei docenti”.

Il futuro è tutto da scrivere e l’avventura più bella è quella che ancora deve essere vissuta: “Credo che prenderò una seconda laurea, ma il mio obiettivo non è quello di essere la migliore in un campo. Vorrei vivere e fare quante più esperienze possibili. La vita è bella e anche breve. E io non voglio fermarmi”.

 

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