Grazie alla nuova app si può chiedere aiuto anche via chat e fornire la propria posizione. Attraverso il portale del ministero è anche possibile visualizzare i tempi di accesso e seguire l’iter di un parente dall’accesso al ricovero
di Chiara Daina
Si chiama «Where are U» l’app gratuita che consente di chiamare il Numero di emergenza unico europeo 112 con l’invio automatico all’operatore della centrale unica di risposta dei dati relativi alla localizzazione grazie al sistema gps del telefono. Chi non è in condizione di parlare può chiedere aiuto selezionando il tipo di soccorso di cui ha bisogno (ambulanza, vigili del fuoco, forze di polizia). È attiva inoltre una chat (terza icona a destra) per l’accesso al servizio alle persone sorde.
Anche nelle Regioni dove non è ancora in funzione il 112 l’app «Where are U» svolge una funzione salvavita: indicando l’indirizzo in cui si trova l’utente, compresa la latitudine, la longitudine e l’altitudine della posizione. Informazioni indispensabili, soprattutto per gli escursionisti in montagna senza coordinate, da comunicare all’operatore per ricevere soccorsi tempestivi.
Nuovi servizi
Sul nuovo portale della trasparenza dei servizi per la salute (portaletrasparenzaservizisanitari.it), dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), attraverso lo strumento «trova strutture» è possibile geolocalizzare i Pronto Soccorso, selezionando una regione, provincia o comune d’interesse, e visualizzare i link con gli accessi in tempo reale (distinti per codice d’urgenza).
La Regione Lazio ha creato l’app Salute Lazio, che permette di consultare direttamente sullo smartphone l’elenco dei Pronto Soccorso più vicini e la rispettiva affluenza.
La stesso si può fare con l’app «Salutile pronto soccorso» messa a disposizione dalla Regione Lombardia.
Il percorso di un parente
Seguire da casa l’iter in Pronto Soccorso di un familiare (dalla sala d’attesa al trattamento, osservazione, dimissione, ricovero) è una delle funzioni dell’app «Asl Roma 6», ideata dall’azienda omonima, e dall’app «Titengoinformato» dell’Asl di Rieti (attivabile previo consenso informato tramite un link che si riceve via sms sul telefonino).