Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Matera è stata approvata all’unanimità la mozione a firma di diversi consiglieri comunali (prima firmataria la consigliera Anna Lucia Stigliani di Verdi-Europa Verde) avente ad oggetto: “Riconoscimento della lingua dei segni in tutti gli ambiti della Amministrazione della Città di Matera”.
Di seguito la nota inviata dalla Consigliera comunale Anna Lucia Stigliani.
In Italia la Lingua dei segni (lis) diventa un diritto per le persone non udenti. Con l’articolo 34-ter del decreto Sostegni, approvato alla Camera il 19 maggio, la Lis è stata riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano con un ritardo di oltre dieci anni dalla Convenzione delle Nazioni unite sulla disabilità (ratificata dal nostro Paese nel 2009), che sanciva l’accessibilità e la promozione di questo linguaggio. Nel seduta di ieri del consiglio comunale la consigliera dei gruppo Verdi/Psi Anna Lucia Stigliani ha portato una mozione che riguarda appunto la lingua dei segni . Lo scopo è quello integrale la disabilità nella nostra società e di considerare il portatore di handicap anche come elettore e pertanto parte integrante nella politica locale . La mozione è stata votata all’unanimità una grande dimostrazione di sensibilità verso le categorie protette che in questo caso grazie al documento licenziato garantirà oltre un interprete durante le dirette streaming del consiglio ,un vero proprio sportello presso il comune di Matera assicurando un servizio per la comunità dei sordi . Matera capitale della cultura è anche questo ,dare la possibilità a chi è disabili di sentirsi normodotato in una società che se attenta alla disabilità migliora la sua condizione di normalità.
Di seguito il testo integrale della mozione.
PREMESSO CHE
-le Nazioni Unite il 13 dicembre 2006, hanno adottato la convenzione sui Diritti delle persone con disabilità;
– il 30 marzo 2007 l’Italia ha firmato la Convenzione sui Diritti delle persone con disabilità;
– la Costituzione italiana all’art. 3 sancisce il diritto ed il dovere della Repubblica di garantire pari dignità a tutti i cittadini senza distinzioni e di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese;
CONSIDERATO CHE
-per garantire alle persone sorde la piena accessibilità alle informazioni, è indispensabile la presenza di figure professionali qualificate che possano tradurre con la Lingua dei Segni Italiana (LiS) e con opportuna sottotitolazione;
– tra le linee programmatiche di questa amministrazione vi è l’obiettivo di dare dignità a qualsiasi forma di disabilità attraverso il principio di “accessibilità universale”
VISTO CHE
– la legge 5 febbraio 1992, n. 104 predispone interventi per l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap;
-l’art. 21 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità;
-gli art. 2-9-19 prevedono rispettivamente l’adozione di misure efficaci per: l’accessibilità – la ricerca di beni, servizi e apparecchiature che richiedano il minimo adattamento e costo per il diritto alla vita indipendente;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA
IL SINDACO E LA GIUNTA
-ad adottare i provvedimenti necessari a garantire alle persone con disabilità uditiva la piena partecipazione alla vita politica e pubblica cittadina, rimuovendo le barriere sensoriali;
– a promuovere il riconoscimento della Lingua dei Segni (LIS) in tutti gli ambiti della Amministrazione della Città di Matera
– a prevedere l’interprete LiS come figura professionale all’interno del Comune di Matera
– a prevedere la presenza di un interprete della Lingua dei Segni Italiana (LiS) durante le sedute delle Consiglio Comunale di Matera e in tutti gli eventi-incontri pubblici promossi dall’Amministrazione.