Trento. Mascherine trasparenti per le persone sorde, Ambrosi (FdI): “Al via la distribuzione ”

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Nella giornata di ieri il Ministro per le disabilità Erika Stefani, rispondendo nel question time alla Camera dei Deputati sugli interventi previsti dal Governo per le persone con disabilità, ha dichiarato: “Mi sono attivata affinché le mascherine trasparenti, per le quali è arrivata da poco la comunicazione di omologazione, siano inserite nei canali di distribuzione gestiti dal Commissario straordinario per l’emergenza. (…)

Il generale Figliuolo mi ha risposto positivamente con l’avvenuto inserimento di questi prodotti all’interno della categoria dei dispositivi medici”.

Questa affermazione mi riempie di gioia e di particolare soddisfazione, perché nelle scorse settimane avevo segnalato al Ministro Stefani le esigenze del mondo della disabilità trentina e l’importanza della distribuzione di questi dispositivi. Inoltre perché nello scorso ottobre avevo presentato la proposta di mozione n. 269/XVI con lo scopo di promuovere la diffusione di mascherine trasparenti o parzialmente tali, quale presidio sanitario utile per soggetti affetti da autismo e per le persone che rientrano nella categoria dei sordomuti.

L’avvenuto inserimento delle mascherine trasparenti nei canali di distribuzione della categoria dei dispositivi medici rappresenta un mezzo che – all’interno di una pandemia che ci ha obbligati ad indossare questi presidi sanitari – permette di vincere l’importante sfida dell’inclusione sociale, garantendo la libera interazione tra le persone “speciali” e chi si occupa di loro.

Auspico un ulteriore passo del Ministro anche all’esigenza e alla necessità di un algoritmo preciso sulle categorie vulnerabili – ad oggi poco chiaro a livello ministeriale – da utilizzare identico in ogni regione. Purtroppo la lentezza dell’approvvigionamento delle dosi mette in sottordine il grosso problema anche della logistica.

L’attenzione dimostrata al grande tema dell’inclusione sociale da parte dell’esecutivo nazionale, soprattutto in un periodo come quello in cui stiamo vivendo, dimostra che l’attenzione alla disabilità non ha colori politici, ma rappresenta un obiettivo verso cui tutti insieme dovremmo convergere. Non solo, testimonia anche quei gesti nobili che fanno grande un’amministrazione e la sua comunità.

 

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