Stop a tabù comunicazione con sordi: ISS approva mascherine trasparenti

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L’AQUILA – Stop a tabù comunicazione con sordi . L’ emergenza sanitaria ha messo in luce le problematiche riguardanti le  barriere della comunicazione che,  al contrario di quelle architettoniche, sono ostacoli invisibili.  Come la sordità, ad esempio. Con la distanza sociale e l’utilizzo della mascherina quale dispositivo di protezione, le persone non udenti sono state emarginate più di quanto lo fossero prima della diffusione del virus Sars-Cov2. Infatti, nella comunicazione con i non udenti è fondamentale anche il labiale che, a causa dell’obbligo di indossare la mascherina, è venuto meno nell’ultimo anno.

Stop a tabù comunicazione con sordi

In soccorso dei sordi è intervenuta la società Diempi di San Benedetto del Tronto  con la produzione della mascherina trasparente. La “Dienpi Safe”, ha ottenuto  il via libera dall’Istituto Superiore di Sanità. La mascherina, realizzata in PVC certificato ecologico e in tessuto non tessuto, risponde ai requisiti stabiliti ai sensi dell’Art.15 comma 2 del D.L. 17 marzo 2020, n.18, convertito con modificazioni nella Legge 24 aprile 2020, n. 27, modificato dalla legge 17 Luglio 2020 n. 77. Nella parte trasparente è ed è conforme alle normative UNI ISO 14683:2019 e UNI ISO 10993-1:2010.

Non sono invece certifica le comuni mascherine trasparenti para schizzi

che si agganciano alle orecchie e coprono solo mento e bocca. Queste non sono dispositivi di protezione utili a proteggere e bloccare la diffusione del virus. Queste mascherine bloccano solo inizialmente la traiettoria di un colpo di tosse o di uno starnuto. Le goccioline espulse possono aggirare la visiera con facilità e distribuirsi su un’area piuttosto vasta. I Para schizzi trasparenti sono stati ideati per coloro che lavorano nel settore dei servizi, come cucine e pasticcerie, e non certamente come presidio da utilizzare contro il coronavirus.

Con l’OK da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, le mascherine trasparenti possono essere utilizzate anche negli uffici pubblici. Cividale del Friuli è stato il primo Comune d’Italia a dotare di mascherine trasparenti approvate dall’Istituto superiore di Sanità, i dipendenti dell’amministrazione che operano a contatto con il pubblico.

 

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