Vaccini Covid a Roma e nel Lazio: il calendario per fasce d’età

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Giornata del vaccino antinfluenzale per il personale dell'Ospedale San Giovanni, Roma, 7 ottobre 2020. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Il calendario delle vaccinazioni Covid a Roma e nel Lazio, come nel resto d’Italia prevede suddivisioni mese per mese per fasce d’età. A febbraio dopo il personale sanitario sarà la volta degli ultraottantenni, tra aprile e giugno dai 60 ai 79 anni, insieme a disabili e pazienti a rischio. Nessuna suddivisione per categorie di lavoro

Le vaccinazioni Covid a Roma e nel Lazio nel 2021 proseguiranno mese per mese secondo un calendario che suddivide la popolazione per fasce d’età. Continua la campagna anche nella nostra regione, a circa due settimane dal via dello scorso 27 dicembre, con le prime dosi iniettate al personale medico dell’Istituto di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.

Come riporta Il Corriere della Sera, si tratta di un percorso vaccinale che, spiega l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, “per essere rispettato in tutte le sue tappe avrà ovviamente come requisito necessario la puntualità della consegna delle dosi”. La partenza della seconda fase delle vaccinazioni con Pfizer-Biontech, che prevede l’immunizzazione di 250 persone che riceveranno la seconda iniezione, è prevista dal prossimo 2 febbraio, mentre sono in arrivo le prime 10mila dosi del vaccino prodotto da Moderna. Per l’inizio della vaccinazione di massa della popolazione sarà necessario tuttavia attendere marzo, con l’approvazione del vaccino di AstraZeneca e in attesa che le agenzie del farmaco approvino l’antidoto ReiThera-Spallanzani presumibilmente entro l’estate. La previsione avanzata da D’Amato è riuscire a raggiungere una copertura totale della popolazione del Lazio in sei mesi.

Il calendario delle vaccinazioni Covid a Roma e nel Lazio, come da cronoprogramma stabilito per il resto del territorio nazionale, prevede un’ordine scandito mese per mese per fasce d’età. Una volta vaccinato il personale sanitario di ospedali ed Rsa toccherà agli anziani e alle fasce più fragili, come disabili e pazienti affetti da patologie croniche o oncologiche.

Nel dettaglio, per quanto riguarda la terza età, a febbraio si partirà con le persone sopra gli ottant’anni, mentre tra aprile e giugno a quelle tra i 60 e i 79. Successivamente proseguendo sulla popolazione sana si proseguirà in base all’anagrafe, in ordine decrescente. Non sono previste invece, come annunciato in un primo momento, priorità rispetto alle categorie di lavoratori, discorso valido anche per le forze dell’ordine.

A concederle saranno eventualmente le singole regioni. Ad essere esclusi dalle vaccinazioni saranno i bambini e i ragazzi al di sotto dei sedici anni.

 

 

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