In Cina si teme la terza ondata dopo le festività. Eventi cancellati a Pechino, torna la stretta

Il timore di una terza ondata è reale in Cina. Il gigante asiatico da cui tutto è iniziato, e che ha contenuto il coronavirus in largo anticipo rispetto agli altri Paesi, ha appena inasprito le misure anti Covid-19 in vista del periodo delle vacanze in molte zone, fra cui la capitale Pechino. I casi sono aumentati per quattro giorni di fila, e la paura è che milioni di persone in viaggio per le ferie possano riportare la pandemia fuori controllo.

Coronavirus, Cina inasprisce le misure

Uno sporadico incremento dei casi a Pechino ha allarmato le autorità cinesi. E così diversi eventi previsti per le celebrazioni di fine anno sono stati immediatamente cancellati. Il più grande parco di divertimenti della città, dove doveva tenersi un concerto di capodanno, è stato chiuso, e nella capitale non ci sarà nessun countdown.

La vita a Pechino era tornata più o meno alla normalità dopo l’estate, ma adesso sono stati vietati eventi sportivi e fiere. I cinema, le librerie e i musei dovranno operare al 75% della capacità.

A Pechino non ci saranno festeggiamenti

Nei 13 giorni appena trascorsi, Pechino ha registrato un totale di 13 casi confermati. Tre nel distretto di Chaoyang, uno a Xicheng e altri nove a Shunyi. Un numero che potrebbe apparire esiguo in una città di oltre 20 milioni di abitanti, ma che fa temere alle autorità sanitarie che molti casi non siano stati identificati. Soprattutto in seguito alla diffusione della variante inglese del Covid-19, più rapida a diffondersi e meno tracciabile.

Il distretto di Shunyi ha istituito misure da “tempo di guerra” e sta adesso effettuando dei test su tutti i suoi 800.000 abitanti. Il distretto di Chaoyang, che confina con Shunyi, ha appena finito di testare i suoi 234.413 abitanti, nessuno dei quali è risultato positivo. A coloro che non hanno ricevuto il tampone non è permesso uscire di casa, ha comunicato l’amministrazione.

Secondo il Global Times, simili misure sono state introdotte non solo a Pechino, ma anche in molte altre grandi città della Cina.

Coronavirus, la situazione in Cina

Sabato 26 dicembre la Cina ha riportato un totale di 22 nuovi casi di Covid-19, in crescita rispetto ai 20 del giorno precedente. Dodici di queste infezioni sono locali, hanno comunicato le autorità sanitarie, le altre importate dall’estero. Sono stati registrati, inoltre, altri 15 casi asintomatici (le stime cinesi non includono i pazienti che non mostrano sintomi nel totale ufficiale dei casi).

In totale, la Cina ha riportato 86.955 casi e 4.634 morti, anche se secondo molti esperti questi dati potrebbero essere largamente sottostimati dai report ufficiali.

 

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