Io, 14 anni punto ai mondiali: la disabilità nulla può contro questa potenza

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Francesca Cesarini durante gli allenamenti-©Fabrizio Troccoli

A 14 anni sogna i mondiali di pole dance: la ginnasta umbra dall’alto del suo palo sfida il proprio corpo

di Fabrizio Troccoli

Esco dalla palestra in cui ha appena finito gli allenamenti Francesca Cesarini, giovane e promettente ginnasta di Magione e, trovo delle foto su Whatsapp, che mi ha appena inviato sua madre: ritraggono me che provo a contorcermi per fotografare Francesca che, a sua volta, si raggomitola lungo un palo. Nel ringraziarla, le dico che, quelle foto, le conserverò per quando Francesca sarà famosa. Sono certo che saranno in tantissimi ad apprezzarla e conoscerla per le sue abilità, la sua forza e il suo sorriso.

La storia Non ci siamo soffermati troppo a parlare dei suoi problemi fisici, anche perché, sembra proprio che non ne abbia lei che, nel suo corpo non completo dalla nascita, ha trovato la forza e le virtù che in tanti, pur integri, si sognerebbero. Non è da molto che la giovane ginnasta si allena alla pole dance. Come mi sottolinea Valeria, sua madre, si può confondere con lap dance, non è stato semplice, infatti, spiegarlo alla nonna. Questa disciplina di ginnastica acrobatica alla pertica che, si sviluppa tutta lungo un palo, implica una forza e un equilibrio impossibili da immaginare senza l’utilizzo delle mani e di mezza gamba.

Eppure, Francesca, che si arrampica e si flette con la leggerezza e la grazia di una piuma, non sembra risentirne. Anche la sua istruttrice Elena Imbrogno, della ‘Plume Accademy’, che insegna questa disciplina nella Palestra perugina ‘Iron Fit’, si dice sorpresa dei risultati e dell’abnegazione di Francesca che, oltre alla palestra, ha un palo piantato nel salotto di casa, dove si arrampica e si allena costantemente. Talmente tanto che, dopo così poco tempo, punta già a gare agonistiche nazionali para pole: il prossimo febbraio, le competizioni italiane e, perché no, se tutto andrà bene, la attenderanno i mondiali.

Auguri Chi nasce o si ritrova nella vita a dover fronteggiare disabilità importanti come queste, in qualche modo sviluppa, per necessità, un piglio magico con il divenire. Quella marcia in più. E, Francesca, ne è la conferma. Ho sentito il racconto di quando, incurante di una frattura al dito del piede, procurata durante gli allenamenti, ha voluto comunque finire il ciclo di esercizi prima di congedarsi. L’ho vista salire fino alla cima del  palo, distendersi, guardarmi a testa in giù, scivolare in caduta per fermarsi ad un filo dal mio obiettivo. Addirittura lanciarsi. Poi ho sentito sua madre dire: ‘Adesso vola fino all’altro palo’ (che dista circa tre metri da quello in cui era arrampicata ndr.) e, onestamente, per un attimo, c’ho creduto… perché con le persone come Francesca si perde la percezione del ‘possibile’. A certe condizioni, l’impossibile, è l’unico percorso che porta lontano. Auguroni per tutto Francesca. Che quello di sabato sia tra i più ‘bene auguranti’, tra i tuoi compleanni.

 

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