Graziano Merotto avvia un nuovo progetto sociale: dare la possibilità ai non udenti di scoprire tutti i segreti del vino grazie alle visite nel linguaggio dei segni
Dal 17 ottobre l’area Docg del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene supera “la barriera del suono”. Graziano Merotto, artigiano del vino titolare dell’omonima azienda di Col San Martino, ha deciso di rendere la cantina accessibile non solo a chi presenta disabilità motorie ma anche ai sordi grazie alla collaborazione con Chiara Sipione, interprete dell’Associazione ANIOS, Associazione Nazionale Interpreti Lingua dei Segni.
Ad ottobre si è tenuta la prima visita in vigneto e in cantina rivolta a non udenti, tradotta da Chiara Sipione.
“Con il successo di questo primo incontro, Merotto dimostra ancora una volta come il vino possa sostenere e promuovere cause sociali, solidali e inclusive, aprendo da oggi in poi la cantina anche alle persone con disabilità dell’udito.
Alla vigilia del cinquantesimo anniversario di attività, Graziano Merotto custodisce tutto il sapere e i valori dell’area di Conegliano Valdobbiadene. Oltre alla cantina di vinificazione e a vigneti tenuti come giardini, l’azienda offre il Merotto Space, casa del Prosecco Superiore immerso nei filari dei vigneti eroici di Col San Martino. Un luogo sempre aperto al visitatore e accessibile davvero a tutti.”
Graziano Merotto. La cantina si trova a Col San Martino, zona di straordinaria vocazione vocata per la produzione del Conegliano Valdobbiadene Docg, proprio ai piedi del vigneto Castèl, di una bellezza e pendenza che mozzano il fiato.
Graziano, dopo gli studi alla Scuola Enologica di Conegliano, nel marzo del 1972 fonda la sua cantina iniziando a produrre vino da uve Glera. L’Olchera sarà il suo primo vigneto di proprietà e nel 1973 decide l’acquisto del vigneto contraddistinto nei mappali di zona con l’appellativo di Particella 86, vigneto dal quale arrivano, oggi, esclusivamente, le uve che danno origine al Valdobbiadene Brut Rive di Col San Martino D.O.C.G. Il primo millesimo della Cuvée del Fondatore, grazie anche alla felice mano dell’inseparabile enologo di casa Mark Merotto (nessuna parentela con Graziano), nasce con la vendemmia 2009, il punto è che stiamo parlando di Prosecco, il vino che nell’immaginario collettivo rappresenta “il tutto subito”, considerando pura follia bere una bottiglia che ha sette anni sulle spalle, ma sono comunque pochissimi i produttori in grado proporre questa esperienza e ricevere tanti riconoscimenti.