“Il problema va segnalato a Rai e Mediaset”. Il Cts mette a verbale i dubbi sulle visiere indossate anche dal pubblico in molte trasmissioni: il pannello è troppo distante dal volto e non ferma il droplet
Le mascherine trasparenti utilizzate da Rai e Mediaset per alcuni programmi, dove vengono indossate anche dal pubblico, non vanno bene.
Ieri il Cts, Comitato tecnico scientifico, ha pensato di mettere a verbale che bisogna segnalare il problema alle due aziende televisive. Gli esperti ritengono che quei dispositivi, che permettono di vedere il viso di chi li indossa perché sono fatti quasi completamente in plastica, non vadano nemmeno considerati mascherine. Si tratta piuttosto di schermi, che per questo non sono sicuri. Il pannello trasparente infatti è distanziato dal volto (anche perché se non lo fosse chi lo indossa non respirerebbe) e quindi non protegge davvero naso e bocca dall’ingresso dei droplet. Stesso discorso vale per l’uscita di eventuali goccioline che trasportano il virus.
La “mascherina” trasparente è quindi meno efficace per impedire il contagio rispetto a quella cosiddetta “di comunità”, cioè fatta con la stoffa e riciclabile, e ancor meno, ovviamente, rispetto alla chirurgica, che hanno tutte e due una capacità filtrante. Il punto, secondo gli esperti è l’esempio che viene dato ai telespettatori che le vedono addosso al pubblico dei programmi. Sono infatti indotti a pensare che questi pannelli siano efficaci, quando non è vero, qualcuno potrebbe usarli. In effetti qualcuno che li indossa all’aperto o all’interno di esercizi commerciali si inizia a vedere. Il Cts chiede di rimuoverle e di far usare dispositivi di protezione efficaci al pubblico perché venga diffuso il giusto messaggio.
La fascia di plastica che indossano negli studi di certi programmi è più simile alle visiere. L’Istituto superiore di sanità ha da tempo sottolineato che quei dispositivi, che si fissano alla testa, da soli non diano la stessa protezione della mascherina. Semmai si possono abbinare a questa per aumentare la protezione degli occhi. Discorso ancora diverso vale per le mascherine pensate per i non udenti, che hanno bisogno di osservare il movimento delle labbra di chi parla per comprendere quello che dice. Queste di solito sono delle mascherine chirurgiche con una finestrella trasparente in mezzo, che lascia scoperta la bocca. Sono certificate se la finestrella non è troppo grande, altrimenti ci sarebbero problemi di respirazione per chi le indossa.