Tar Lazio dà ragione a Roma Capitale su gara ristorazione scolastica

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Il Tar del Lazio ha respinto tutti i ricorsi presentati dalle società in merito alla “procedura aperta per l’affidamento del servizio di ristorazione scolastica a ridotto impatto ambientale nei nidi capitolini, nelle sezioni ponte, nelle scuole dell’infanzia comunali e statali, primarie e secondarie di primo grado site nel territorio, per la durata di tre anni”, bandita dal Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici e suddivisa in 15 lotti. Il bando consentiva ai partecipanti di concorrere per tutti i lotti, ma vietava l’aggiudicazione di più di un lotto allo stesso “concorrente”, intendendo con la definizione anche i raggruppamenti tra più imprese.

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, respingendo tutti i ricorsi, ha riconosciuto non solo la legittimità dell’operato dell’amministrazione, ma anche la validità della nuova filosofia progettuale, che è alla base del bando e che intende rispondere sia alle esigenze scolastiche degli utenti, anche con la formazione ad una corretta cultura dell’alimentazione, che al rispetto dell’ambiente con una scelta che coniuga efficienza e qualità “in relazione ad un servizio essenziale rivolto ad una categoria ‘protetta’ quale quella degli alunni delle scuole di Roma Capitale”.

Viene sottolineato nelle sentenze anche il fatto che la gara privilegia la distribuzione dei lotti ed il collegamento tra loro per consentire la partecipazione, accanto ai “giganti della ristorazione”, anche delle piccole e medie imprese, introducendo dei criteri idonei ad aprire il mercato alla platea di operatori.

Abbiamo aperto la possibilità di partecipare al bando anche ai piccoli operatori della ristorazione. Questa è un’operazione che possiamo definire storica. Bene che il Tar ci dia ragione. Vuol dire che, di fatto, la legittimità del nostro operato è stata riconosciuta” afferma la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Riscontro con piacere che gli intenti dell’amministrazione siano stati condivisi dal Tribunale: garantire una migliore ristorazione nelle nostre scuole e dare la possibilità a più imprese di lavorare in questo settore, tutelando al contempo l’ambiente. Le sentenze in questione sono la dimostrazione che il buon lavoro amministrativo viene riconosciuto anche dagli operatori del diritto, cosa di cui siamo sempre stati convinti” dichiara l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Veronica Mammì.

RED

 

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