L’uso delle mascherina ha reso più difficile la vita a chi ha problemi di udito

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Il Dott. Corrado Borsi, otorinolaringoiatra di Auxologico ha spiegato che effetto ha avuto l’uso delle mascherine sulle persone con problemi di udito, in particolare per i pazienti affetti da ipoacusia.

Chi ha deficit dell’udito – spiega il dott. Borsi – fa affidamento, spesso inconsapevolmente, sui movimenti labiali e anche sulle espressioni facciali dell’interlocutore per supplire alla ridotta capacità di distinguere le parole. Questo spiega perché molte persone sono diventate consapevoli dei propri problemi di udito nel corso dell’emergenza Covid-19, come conseguenza dell’obbligo di indossare la mascherina. Oltre alle difficoltà legate alle interazioni sociali della vita di tutti i giorni, è diventato più complicato anche il dialogo medico-paziente durante le visite mediche.

L’ipoacusia – continua il dott. Borsi – è la perdita parziale o totale dell’udito da uno o da entrambe le orecchie (monolaterale o bilaterale). Può essere leggera, moderata, severa o profonda, a seconda della gravità del deficit dell’udito. Le ipoacusie possono esserecongenite, cioè causate da fattori genetici o da problematiche connesse con la gravidanza (per esempio un’infezione contratta dalla futura mamma e trasmessa al feto) e il parto, oppure acquisite, cioè provocate da fattori esterni quali infezioni, eventi traumatici, invecchiamento, esposizione al rumore.

Il sintomo principale dell’ipoacusia è la perdita dell’udito, che può manifestarsi, a seconda della gravità, con la difficoltà a distinguere le parole nel corso di una conversazione in ambienti rumorosi, a sentire l’interlocutore che parla con un tono di voce “normale” a più di un metro di distanza, a percepire i suoni o i segnali acustici, come la sveglia o il cellulare. Spesso le ipoacusie sono accompagnate anche da altri sintomi, come acufene (fischi e ronzii nelle orecchie), problemi di equilibrio, vertigini, nausea.

Segnalato da G. Pirelli

 

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