Una mascherina trasparente permetterà ai sordi di leggere il labiale, soprattutto in ospedale.
Si chiama “Technoprotex Crystal GP”: il nome è tecnico ed è stato scelto dalla Aunde, la ditta produttrice con sede al confine fra Chieri e Poirino. Ma le ultime due lettere sono l’acronimo di Gianluigi Paleari, il papà di Simona: «È mancato da poco, appena prima che arrivasse il coronavirus – riferisce la figlia, che ha lanciato l’idea e si è rivolta ad Aunde – In quel momento ho capito quanto fosse difficile comunicare in ospedale per chi è sordo come lui». La conferma arriva da Antonio Iozzo, presidente regionale dell’Ente nazionale sordi: «Dopo essere stato contagiato, mi sono “spento” per due mesi all’ospedale di Chivasso. Quando mi sono risvegliato, non riuscivo a comunicare: non avevo neanche la forza di scrivere»