Capire se il gatto è sordo: cosa fare se il micio non ti sente

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Può essere un problema dovuto all’età ma alcuni ne soffrono già da cuccioli: ecco come capire se il tuo gatto è sordo e come affrontare il problema

Affrontare i problemi di salute del nostro micio non è mai semplice, ma iniziamo a tranquillizzarci sul fatto che un micio sordo può tranquillamente convivere con questo ‘handicap’. Potrebbe essere un problema che si presenta fin dalla nascita oppure un disagio che arriva con l’avanzare dell’età, quindi del tutto normale. In un certo senso dovremo aspettarcelo, e sarà anche piuttosto graduale. L’udito, così come la vista del gatto, potrebbe affievolirsi man mano che il micio diventa più anziano, ma ci sono tanti modi per affrontare il problema e continuare una vita serena. L’importante è capire in anticipo i segnali che può inviarci l’animale: ecco dunque come capire se il tuo gatto è sordo o sta per diventarlo.

Già nell’articolo dedicato all’udito del gatto abbiamo descritto l’incredibile capacità del felino di percepire i suoni, soprattutto se la paragoniamo a quella umana. Un suono impercettibile all’orecchio umano, è percepito dal gatto a 1/1000 della sua intensità. L’udito serve inoltre al gatto per ‘filtrare’ delle informazioni utili per la sua stessa sopravvivenza: ha acutizzato questo senso per sentire la presenza di predatori, quindi il pericolo, oppure possibili prede, quindi cibo. Il verso di un topo può essere avvertito dal gatto fino a 20 metri di distanza. Anche se l’età dovesse creare al gatto dei problemi il felino riuscirà a compensare questo deficit con gli altri sensi, ovvero il tatto e la vista.

Ma possiamo accorgercene in tempo se il micio non ci sente più, soprattutto se fino a qualche tempo prima non dava alcun segnale ‘preoccupante’. Pensiamo ad esempio a quando si accorgeva della nostra presenza ben prima che ci vedesse apparire sull’uscio di casa, oppure quando sentiva aprire la scatoletta del suo cibo preferito. Insomma vi sono alcuni segnali che sta a noi padroni interpretare per capire se il gatto è sordo oppure soffre solo di qualche malattia all’orecchio (Leggi qui: Le malattie dell’orecchio del gatto: piccole infezioni o patologie gravi).

Perché un gatto è sordo: le cause possibili

Potrebbe trattarsi di un trauma ma anche semplicemente dell’avanzare dell’età (Leggi qui: Come aiutare un gatto anziano a vivere meglio la vecchiaia). Infatti nella vita di un felino la sordità è un disturbo frequente, quasi inevitabile, dopo i primi 10 anni di vita. Ma di certo potrebbe essere un deficit presente fin dalla nascita, sia temporale sia permanente.

Se si tratta di un disturbo momentaneo potrebbe trattarsi di un’infezione o di una patologia dovuta alla presenza di batteri, di funghi o di parassiti all’interno del condotto uditivo. Per un gatto che esce all’esterno di casa (Leggi qui: Spazio esterno per il gatto: come attrezzarlo in modo intelligente), anche solo in uno spazio esterno di fronte casa, sono probabilità piuttosto frequenti. In altri casi potrebbe essersi insediato un oggetto esterno che è rimasto ad ostacolare il padiglione auricolare. Oppure potrebbe trattarsi di cerume, dovuto ad una scarsa igiene e cura personale del gatto da parte del padrone. Anche un trattamento con alcuni medicinali potrebbe avere la sordità come effetto collaterale. Infine non va sottovalutata la possibilità del gatto di sviluppare tumori o polipi alle orecchie.

Quando il problema è affrontato in tempo, solitamente non vi sono grossi problemi a ripristinare una situazione di normalità, anche in tempi piuttosto brevi. Ma accorgersi in tempo della probabile sordità del gatto, ci farà affrontare in tempo il problema con più speranze di risolverlo.

Come capire se un gatto è sordo

Non riuscendo ad esprimersi chiaramente, sta a noi padroni interpretare i segnali che potrebbe inviarci un gatto che sta diventando sordo. Una volta evidenziato il problema, bisognerà affidarsi al parere dell’esperto per capirne la causa: spesso si tratta di infezioni mal curate, che nel tempo hanno dato vita a lesioni anche piuttosto serie. Inoltre vi sono alcuni fattori genetici, come ad esempio i gatti dal pelo bianco e gli occhi chiari, pare siano più predisposti a sviluppare questo problema. Vi sono alcuni trucchi per capire se u gatto è sordo oppure no. Eccoli di seguito.

  • Chiamiamolo per nome,
  • apriamo una scatoletta del suo cibo preferito,
  • facciamo rumore mentre dorme,
  • mettiamo in funzione l’aspirapolvere,
  • facciamo attenzione alla sua reazione quando arriviamo a casa senza farci vedere.

Inoltre facciamo caso a quello che fa il micio, dunque se:

  • i suoi miagolii hanno un suono più intenso,
  • sembra barcollare nella deambulazione,
  • ha problemi di equilibrio,
  • soffre di episodi di vomito.

Se in tutti questi casi la risposta del micio è ‘nulla’ allora è probabile che si tratti di sordità. Solitamente un gatto si avvicina alla porta di ingresso quando avverte l’arrivo del padrone, si destano se sentono dei rumori, soprattutto quando sono distratti o stanno dormendo. Quando l’aspirapolvere è in funzione normalmente saltano dalla paura, ma se vedono solo l’oggetto muoversi potrebbero anche non accennare minimamente alla fuga.

E se fosse sordo solo da un orecchio? Potrebbe fare dei movimenti con la testa come a ‘mostrare’ l’orecchio che ci sente bene e sforzarsi di percepire i rumori con quello. Possiamo anche far schioccare le dita vicino all’orecchio sordo per vedere se fa scattare il micio oppure no.

Come convivere con la sordità

Abbiamo già detto che il gatto è un animale pieno di risorse e, nonostante il problema alle orecchie, saprebbe compensare questa sua mancanza con gli altri sensi. Ma di certo un gatto che non ci sente è più esposto ai pericoli, soprattutto quando si trova all’esterno di casa e non è protetto dal suo padrone. Sta al proprietario quindi cercare di evitare che il micio passi troppo tempo fuori casa, per evitare che possa finire su strade trafficate o in luoghi ricchi di predatori.

Per quanto riguarda invece la vita di tutti i giorni sia il padrone sia il gatto dovranno acquisire un nuovo linguaggio per comunicare, non fatto di parole ma di gesti. In effetti si tratterà di sfruttare la vista anziché l’udito! Quando il micio fa progressi e inizierà ad abituarsi ai nuovi segnali, premiamolo così sarà più stimolato a farlo.

 

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