Il quadro E del modello 730 dell’Agenzia delle Entrate è quello in cui possiamo inserire le spese sostenute nel 2019 che possono essere detratte dall’imposta o dedotte dal reddito. In questa guida vi indicheremo tutte le spese che danno diritto alla detrazione e in quale percentuale, poiché questa può variare dal 19% delle spese sanitarie, ad esempio, fino all’85% di alcuni interventi edilizi, a seconda della tipologia di spesa.
Modello 730: quadro E: spese detraibili al 19%
Le spese detraibili al 19% andranno indicate dal rigo E1 al rigo E10 del quadro e comprendono:
√ le spese sanitarie, per cui spetta la detrazione per la parte eccedente i 129,11€ e che non possono superare i 6.197,48€
√ per i familiari a carico. La detrazione si applica all’intero importo per le spese sanitarie a beneficio di persone disabili,
√ per l’acquisto di cani guida per ciechi e per il servizio di interpretariato per sordi, mentre vi è un limite d’importo di 18.075,99€ per l’acquisto di veicoli per disabili. Le spese veterinarie invece non devono superare i 387,34€ e sono detratte per la parte che supera i 129,11€.
√ Gli interessi passivi, degli oneri accessori e delle quote di rivalutazione pagati per i mutui, a prescindere dalla scadenza della rata, con condizioni che variano a seconda dell’anno di stipulazione del mutuo.
√ Spese di istruzione non superiori a 800€ per studente, a 632€ per gli asili nido e alla spesa annuale stabilita dal Ministero dell’istruzione per le spese universitarie, detraibili anche per i familiari a carico. Agli universitari viene detratto anche il canone di locazione, se inferiore a 2.633€, e i contributi per il riscatto della laurea.
√ Spese funebri non superiori a 1.550€
√ Spese per gli addetti all’assistenza personale per persone non autosufficienti, fino a un massimo di 2.100€
√ Attività sportive per ragazzi tra i 5 e i 18 anni, non superiori a 210€ ciascuno
√ Compensi non superiori a 1000€ pagati agli intermediari immobiliari per acquistare l’abitazione principale
√ Erogazioni liberali a favore delle popolazioni colpite da calamità, delle società ed associazioni sportive dilettantistiche, di attività, enti e fondazioni culturali e artistiche, di istituti scolastici o dirette al fondo per l’ammortamento di titoli di Stato
√ Contributi associativi alle società di mutuo soccorso non superiori a 1.300€
√ spese sostenute dai contribuenti obbligati alla manutenzione, protezione o restauro dei beni soggetti a regime vincolistico
√ spese veterinarie non superiori ai 387,34€ e detratte per la parte che supera i 129,11€.
√ Premi per assicurazioni sulla vita, per tutela dei disabili gravi, contro gli infortuni, per rischio di non autosufficienza o di eventi calamitosi.
√ spese in favore dei minori o di maggiorenni con DSA
√ spese per abbonamenti al trasporto pubblico, anche per familiari a carico, non superiori a 250€
√ Ulteriori detrazioni vanno a beneficio degli inquilini che hanno stipulato un contratto di locazione per l’abitazione principale, ma esse vengono graduate in base al reddito complessivo.
Quadro E: spese detraibili al 26, al 30 e al 35%
Nella categoria delle spese detraibili al 26% rientrano le erogazioni liberali a favore delle ONLUS, non superiore a 30.000€ annui, e a favore dei partiti politici, per importi tra i 30 e i 30.000€. Per le ONLUS iscritte al registro nazionale e le APS è prevista anche una detrazione al 30% e del 35% per le organizzazioni di volontariato.
Detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio, misure antisismiche e bonus verde
Il quadro E prevede delle detrazioni anche per la ristrutturazione di un immobile. Queste variano dal 50% per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2019 al 36% per quelle sostenute dal 2008 al 2011 e dal 1°gennaio al 25 giugno 2012. La spesa non può superare i 48.000€ se effettuata tra il 2008 e il 25 giugno 2012, e i 96.000€ se successiva a tale data.
Oltre ad alcune ristrutturazioni, la detrazione al 50% è riservata anche alle seguenti spese:
√ riscatto dei periodi non coperti da contribuzione e spese per installare infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici;
√ arredo degli immobili ristrutturati o dell’abitazione principale di giovani coppie;
√ l’importo dell’IVA sull’acquisto di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B cedute dalle imprese costruttrici.
Per gli interventi antisismici si va dal 65 all’85% di detrazione, in base all’entità della riduzione del rischio sismico, ma va sempre considerato il limite massimo di 96.000€ di spesa.
Infine, per chi opera una “sistemazione a verde” delle aree private scoperte, spetta una detrazione del 36% su una spesa non superiore ai 5.000€ per unità immobiliare ad uso abitativo.
Molti altri interventi finalizzati alla tutela ambientale e al risparmio energetico sono detraibili dall’imposta in misure che vanno dal 55% all’85%, per cui è sempre bene consultare le istruzioni di compilazione del 730 nel sito dell’Agenzia delle Entrate per scoprire quali vi rientrano.
Concludiamo con una domanda che probabilmente vi sarete chiesti, ovvero cosa succede se l’imposta dovuta è inferiore alle detrazioni a cui si ha diritto? Nella maggior parte dei casi la quota di detrazione che supera l’imposta non viene rimborsata, ma ci sono alcune eccezioni per i canoni di locazione, l’affitto di terreni agricoli ai giovani e le detrazioni ulteriori per figli a carico, per le quali in alcuni casi si viene rimborsati.