Visse nell’Isauria, patriarcato di Antiochia, e la sua vita è avvolta nella leggenda.
Detto taumaturgo operò vari miracoli e nella novena di preghiere per la sua festa si recita. “…voi che restituiste la vista ai ciechi, la parola ai muti e l’udito ai sordi…”.
Probabilmente si riferisce ai sordi che non vogliono ascoltare la parola di Dio. Tuttavia a Castelcivita (SA), dove sono custodite le sue reliquie, è invocato come protettore dei sordomuti.
Alla vigilia della sua festa del 3 giugno è antica tradizione benedire l’olio per ungere le orecchie ed invocare la sua protezione. S. Cono si festeggia il 5 marzo.
P. Vincenzo Di Blasio