Il programma britannico Dispatches, su Channel 4, in un’inchiesta andata in onda nei giorni scorsi, ha parlato di bambini al lavoro nelle piantagioni di caffè in Guatemala, le stesse in cui si rifornirebbero sia Starbucks sia Nespresso: l’inviato Anthony Barnett, dopo averne ottenuto l’accesso, ha sostenuto infatti di averci visto lavorare dei minori, anche bambini appunto. E George Clooney, testimonial storico della Nespresso, non ha fatto mancare il suo commento alla rivelazione della trasmissione inglese.
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Dispatches è una trasmissione di Channel 4 che si occupa di questioni relative a società, politica, salute, attualità internazionale e ambiente. L’attore, commentando il caso al sito Deadline.com, si è detto «sorpreso e rammaricato» riguardo la notizia del possibile sfruttamento di lavoro minorile, lui che di Nespresso è ambasciatore e testimonial dal 2006. «Essendo cresciuto ed avendo lavorato in una fattoria di tabacco da quando avevo 12 anni, sono assolutamente consapevole delle complesse questioni relative all’agricoltura e al lavoro minorile», dice una parte della lunga dichiarazione di Clooney rilasciata a Deadline.
«Ecco perché sette anni fa sono entrato a far parte del comitato consultivo per la sostenibilità di Nespresso insieme alla Rainforest Alliance, al Fair Trade International e alla Fair Labour Association, tra gli altri, con l’obiettivo oggi come allora di migliorare le condizioni di vita degli agricoltori». Sulle recenti indagini ed il servizio citato, Clooney ha aggiunto: «Chiaramente questo consiglio e questa società hanno ancora del lavoro da fare. E quel lavoro sarà fatto. Spero questo giornalista continui a indagare sulla questione e riferisca accuratamente se le condizioni non dovessero migliorare».
Anche l’amministratore delegato di Nespresso, Guillaume Le Cunff, ha rilasciato dichiarazioni in merito all’indagine di Barnett, definendo le accuse «inaccettabili» e affermando che la compagnia abbia «tolleranza zero nei confronti del lavoro minorile». Le Cunff ha aggiunto: «Abbiamo avviato un’indagine approfondita per scoprire quali fattorie siano state filmate e se queste riforniscano Nespresso. Non riprenderemo gli acquisti di caffè dalle aziende agricole in quest’area fino alla chiusura dell’indagine».
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