Figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo maggiore. Assistette alla Passione con Maria. E con lei, dice la tradizione, visse a Efeso. Qui morì tra fine del I e inizio del II secolo, forse il 104 dopo l’esilio a Patmos.
Per Paolo era una «colonna» della Chiesa, con Pietro e Giacomo.
I suoi scritti sono una vetta della teologia cristiana
San Giovanni ci dice che Gesù è il Verbo di Dio (Logos, Parola) fatto carne per darci la vita (Gv 1,14); prova che è mandato da Dio sono i miracoli, i “segni” sugli infermi (6,2), che superano le possibilità umane.
“…ciò che noi abbiamo udito…che abbiamo veduto…che abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita…noi lo annunziamo anche a voi…perché la nostra gioia sia perfetta.” (1 Gv 1,1- 4).
P. Vincenzo Di Blasio