Un padre: a mio figlio sordo negata assistenza a scuola

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Suo figlio ha problemi d’udito e quest’anno ha iniziato le scuole superiori. Ha diritto all’assistenza alla comunicazione, ma è riuscito soltanto ad ottenere 5 ore di questo sostegno. Il padre dello studente si è recato due volte in Comune – “ente competente per queste cose”, afferma – ma purtroppo non è riuscito ad ottenere risposte: “Mi sono recato – racconta – sia dall’assessore Lucia Del Chiaro che in seguito dal sindaco Alessandro Tambellini. Mi è stato risposto però che non ci sono soldi per portare da 5 a 14 ore l’assistenza alla comunicazione cui ha diritto mio figlio”.

La trafila è iniziata da qualche tempo: “Prima l’assessore mi ha spiegato che non c’erano le risorse necessarie, ma io non mi sono dato per vinto. Mi era stato detto che si sarebbe fatto il possibile, ma non ricevendo più risposte sono riuscito ad avere un incontro con il sindaco. Il risultato? Mi è stato detto che non ci sono i soldi per mio figlio”.
“Quanto accade è veramente inconcepibile – sottolinea amareggiato il padre -: un Comune come quello di Lucca dovrebbe essere in grado di assicurare un diritto come questo agli studenti come mio figlio. Sento parlare di accoglienza e integrazione, di eliminazione della barriere ma mi pare che il caso di mio figlio dimostri come tutto questo siano soltanto delle parole”.

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